IL VIMINALE CHIEDE A SUPERSTITE DI NASSIRIYA 1.458 EURO PER LE SPESE SOSTENUTE PER IL CONIO DELLA MEDAGLIA D’ORO AL VALORE
UN’OFFESA INDEGNA VERSO I NOSTRI CARABINIERI… LUI RESTITUISCE PER PROTESTA AL MEDAGLIA… AI SOVRANISTI RUSSI NON PIACE CHI HA DIFESO LA PATRIA DAL TERRORISMO
Pietro Sini, 55 anni di Porto Torres, sopravvissuto all’attentato del 12 novembre 2003 a Nassiriya, è rimasto incredulo quando ha ricevuto un atto, firmato dalla Prefettura di Sassari, che gli chiede il pagamento di 1458 euro.
Il Viminale con questa somma esige dall’appuntato dei carabinieri, ora in congedo, il risarcimento per le spese sostenute per il conio della medaglia d’oro al valor civile, consegnata in seguito alla strage nella città irachena.
Quella medaglia, però, Pietro Sini l’ha restituita per protestare dopo il mancato riconoscimento dell’aggravamento della sua invalidità .
In un video su Facebook, l’uomo spiega il suo stupore: “E’ una cosa assurda, sono stato io stesso, a mie spese, a restituire la medaglia al comando generale dell’Arma, portandola fino a Roma – spiega – Sono sicuro che questa sia una presa di posizione contro di me, perchè ho affrontato lo Stato pubblicamente”.
Sini, a cui è stata riconosciuta un’invalidità del 25% dopo l’attentato, non si arrende. Ha consegnato l’atto al suo avvocato con la speranza di riuscire a evitare almeno il pagamento del conio.
(da agenzie)
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