IMPLODE FUTURO E LIBERTA’ A GENOVA: SI AUTOSOSPENDE IL COORDINAMENTO PROVINCIALE PER PROTESTA CONTRO IL CAPOLISTA PARACADUTATO
C’E’ ANCHE CHI SI E’ DIMESSO CONTRO I PERSONALISMI, MENTRE I RESPONSABILI GIOVANILI PRENDONO LE DISTANZE DALLA DECISIONE, MA CHIEDONO IL COMMISSARIAMENTO DEL COORDINATORE REGIONALE ENRICO NAN
Il coordinamento di Futuro e Libertà di Genova, con qualche defezione, ha indetto stamane una conferenza stampa per annunciare l’autosospensione dal partito dei propri dirigenti locali in aperta polemica coi vertici nazionali e regionali del partito.
Il motivo della presa di posizione del Fli genovese è da ricercarsi nella composizione della lista alla Camera per le politiche che, dopo il capolista Fini, ha visto “paracadutare” a Genova come numero due il coordinatore regionale della Toscana (al secondo posto in lista anche in Toscana dopo Flavia Perina) Angelo Pollina.
In realtà al numero due avrebbe dovuto esserci il coordinatore regionale ligure Enrico Nan il quale però, quando qualcuno ha ricordato al momento debito a Bondi che aveva alle spalle già quattro legislature, è stato messo fuori gioco.
Probabile che a quel punto il coordinatore genovese Giuseppe Murolo ritenesse di avere titolo per vedersi assegnato il secondo posto in lista e abbia ritenuto umiliante vedersi sorpassato da un “foresto”.
Operazione che verrebbe dagli autosospesi attribuita aallo stesso Nan, d’intesa con Bocchino.
Da qui la forma di protesta di autosospendersi proprio nella fase delicata della presentazione delle firme non riconoscendosi in una lista dove il primo genovese naviga a metà delle candidature.
Il contrasto tra Nan e Murolo sui posti in lista ha generato altre reazioni.
Ill consigliere municipale Andrea Grasso si è dimesso dal coordinamento provinciale in quanto “pur condividendone le ragioni, non mi trovo d’accordo sulla decisione di autosospenderci, una decisione troppo drastica. Non so quanto vita avrà ancora Futuro e Libertà , ma finchè esisterà non avrò dubbi sulla mia casa politica”.
E ha auspicato la “necessità di rivedere la posizione di Enrico Nan quale coordinatore regionale” da parte dei vertici nazionali di Fli.
Analoga posizione è stata assunta da Andrea Cacciavillani, presidente del Circolo FLI Università di Genova: “pur condividendo le ragioni della protesta, desideriamo ribadire la nostra adesione al partito, mantenendo invariato il nostro impegno”.
E in una lettera a Fini i giovani universitari chiedono la nomina di un commissario in quanto “non riterremmo opportuno affidare la transizione al Coordinatore Regionale avv. Enrico Nan”.
Dimissioni irrevocabili dal partito invece per la consigliera di Municipio Roberta Braggio che ha stigmatizzato la paralisi di un partito locale bloccato ormai da tempo da logiche personalistiche e da veti incrociati.
IL COMUNICATO DI “LIGURIA FUTURISTA”
Se errare è umano, perseverare è diabolico: Futuro e Libertà in Liguria si giocava l’ultima carta, quella della sopravvivenza, e ha pensato bene di dare vita all’ennesima esibizione tafazziana, tra lotte intestine e colpi di mano.
Tenendo presente che in palio c’era il nulla: nessun posto alla Camera con le percentuali che vengono attribuite a Fli in Liguria (e a livello nazionale)
Era l’occasione per i padri più o meno nobili di fare un passo indietro e di candidare esclusivamente sedici-giovani-sedici, un segnale per l’esterno di profondo rinnovamento e un recupero di immagine che nessun altro partito sarebbe oggi in grado di fare.
Una giovane e combattiva donna capolista, sorretta da un gruppo di giovani che avrebbero fatto notizia e attirato la curiosità dei media perchè non avrebbero parlato di beghe ma di contenuti, quelli che a Bastia Umbra fecero decollare Fli nei sondaggi: legalità , meritocrazia, diritti civili, socialità , unità nazionale.
Avevamo chiesto un passo indietro ai meno giovani: non solo non l’hanno fatto, ma si sono sgambettati fino all’ultimo, quando saggezza avrebbe consigliato di evitare colpi di mano e candidature suicide di sconosciuti.
Riteniamo l’autosospensione un errore politico perchè permetterà al coordinatore regionale, in caso non riuscisse a raccogliere le 1.040 firme necessarie per presentare la lista (e ad ora ne mancano ancora tante) o in caso di un risultato da prefisso telefonico, di imputare l’insuccesso a chi ha boicottato o danneggiato la campagna elettorale di Fli.
Altra cosa sarebbe stato un atto di coraggio sui contenuti della campagna elettorale, sul metodo, sul rinnovamento, sulla coerenza, sul contrastare e denunciare a tempo debito anomalie e incompatibilità evidenti.
Proponendo qualcosa di nuovo, non i logori vecchi schemi lottizzatori.
Così sa tanto di una protesta derivante esclusivamente da posti in lista e collocazione dei candidati.
Tra chi è finito in panchina e chi non ha avuto il permesso dei medici per giocare: risultato zero a zero, in attesa dello 0,9%.
LIGURIA FUTURISTA
Ufficio di Presidenza
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