IN FORZA ITALIA VINCE LA LINEA FITTO: “LE MODIFICHE FATTE IERI VANNO RITIRATE”
APPARENTE UNITA’ RITROVATA, MANDATO A BERLUSCONI PER TRATTARE CON RENZI
“Ci attendiamo che le modifiche” fatte ieri alla riforma della legge elettorale “siano ritirate, non essendo state concordate”.
Parola di Paolo Romani, che al termine dell’Ufficio di presidenza di Forza Italia ha sottolineato come il partito azzurro “resta in campo per le riforme”, ma dice no ai “diktat“.
Un tentativo, quello dei berlusconiani, di ricompattare Forza Italia dopo che ieri il premier Matteo Renzi ha incontrato i partiti della maggioranza di governo per riscrivere l’Italicum.
Un meeting a cui non è stato invitato Berlusconi, che insieme Renzi aveva controfirmato la bozza di riforma della legge elettorale.
Rispetto al governo e ai temi politici ed economici, “è emersa una posizione unitaria del partito” ha commentato l’europarlamentare Raffaele Fitto al termine del faccia a faccia a Palazzo Grazioli.
Sulla stessa linea il Tweet di Mariastella Gelmini: “Ufficio di presidenza positivo, costruttivo all’insegna dell’unità . Piena fiducia al presidente Berlusconi su Nazareno e non solo”, ha scritto sui social il vice capogruppo vicario Fi alla Camera.
Una unità di intenti, quindi, che supera la posizione odierna di Renato Brunetta, che accusando il premier di “scelta unilaterale” aveva pronosticato la morte del Patto del Nazareno.
Brunetta, del resto, non è stato l’unico a pensarla così all’interno di Fi: “L’accordo siglato ieri sconfessa i patti e fa compiere un passo indietro al Paese — ha detto Stefania Prestigiacomo – La soglia di accesso al 3% continuerà a bloccare l’Italia sulla via delle riforme” consentendo a “minuscoli partiti di esercitare ricatti e quel potere di veto che ha condizionato negativamente il cammino di ammodernamento del Paese”.
Il testo, votato all’unanimità dall’Ufficio di presidenza di Forza Italia, ha accolto quindi le proposte dell’area guidata da Raffaele Fitto, a partire da una esplicita citazione degli emendamenti di Fi alla legge di stabilità .
Questa, riferiscono fonti interne al partito, sarà il punto di ripartenza dell’azione politico-parlamentare dei berlusconiani.
A ribadire la posizione è proprio l’ex ministro nonchè ex governatore pugliese: “Quello che è emerso dal comitato di presidenza di Forza Italia è il modo unitario della posizione del partito — ha detto Fitto — che ribadisce di essere all’opposizione per quanto riguarda i provvedimenti economici e la schiena dritta su riforme e legge elettorale”.
Nel documento, inoltre, è stato certificato il mandato a Berlusconi di portare avanti il confronto con il premier Matteo Renzi sulla legge elettorale.
Previsto infatti per domani un faccia a faccia tra Berlusconi e il presidente del Consiglio sulle modifiche da apportare all’Italicum durante il passaggio al Senato.
Ma Paolo Romani, capogruppo azzurro al Senato, ha tagliato corto quando gli hanno chiesto del possibile, nuovo incontro tra il leader e il presidente del Consiglio.
“Non lo so, non è in agenda“, ha detto Romani. Sembra infatti che neppure il Cavaliere abbia fatto alcuna menzione di un eventuale incontro con il leader del Pd. Ma c’è anche chi non esclude, magari dopo una trattativa notturna, cheil colloquio tra i due leader si faccia lo stesso.
In tal senso, da sottolineare le parole del ministro Maria Elena Boschi, che al Tg3 non ha confermato la data dell’incontro, ma ha fatto intendere che un faccia a faccia ci sarà e anche a stretto giro di posta: “Alla luce delle dichiarazioni del presidente Berlusconi sulla volontà di trovare un accordo sulla legge elettorale immagino che possa esserci un nuovo confronto con Forza Italia in tempi rapidi” ha detto la titolare delle Riforme. Tradotto: Berlusconi e Renzi si vedranno presto e proveranno a superare l’impasse. Lo strappo, insomma, sembra essersi ricomposto prima ancora di produrre conseguenze negative per la tenuta del Nazareno.
(da “Huffingtonpost”)
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