IN LIGURIA IL PDL COSTRETTO AD APPOGGIARE LA BELLONA LOMBARDA
L’UNICA CANDIDATA LIGURE , UNA STIMATA DOCENTE UNIVERSITARIA, AVVILITA… PRESSIONI DALL’ALTO SUL PDL LIGURE PER INDIRIZZARE PACCHETTI DI VOTI SULLA LOMBARDA LICIA RONZULLI, UNA DELLE TRE NUOVE CANDIDATE SCELTE DAL PREMIER… MAL-COSTUME MEZZO GAUDIO?
Diciamo che anche al cattivo gusto ci dovrebbe essere un limite. Nella fattispecie iniziamo il racconto dalla considerazione che nel collegio elettorale per le Europee del Nord-ovest che comprende Lombardia, Piemonte e Liguria, la nostra piccola regione è penalizzata.
Quasi nulle le possibilità di far eleggere a Strasburgo un parlamentare ligure, a causa della preponderanza numerica delle preferenze di regioni con un numero maggiore di abitanti.
Salvo che non si presenti qualcuno che abbia una “visibilità ” notevole anche nelle altre due regioni. Anche per questo, nonostante gli auspici del ministro Scajola, via via hanno rifiutato di candidarsi diversi esponenti sia di Forza Italia che di An: avrebbero solo buttato quattrini senza alcuna possibilità di essere eletti.
Alla fine la scelta è ricaduta su Susy De Martini, vicina alle posizioni di Lamberto Dini, una candidata quindi di bandiera, tanto per avere una ligure in lista.
Medico e giornalista, docente di Economia sanitaria comparata e Psicologia del lavoro all’Università di Genova, volto televisivo abbastanza noto per la sua frequentazione in Tv locali, Susy De Martini si stava impegnando nella campagna elettorale per ben figurare, con la collaborazione dei dirigenti locali del Pdl.
Ma improvvisamente arrivano ordini dall’alto, da molto in alto: occorre trovare voti per Licia Ronzulli, una candidata lombarda.
E bisogna trovarne tanti anche in Liguria, in pratica bisogna indirizzarle pacchetti di voti.
Un’elezione che “starebbe molto a cuore” a Silvio Berlusconi, come ha dichiarato il sen. Enrico Musso che da giorni si vede raccomandare di dare una mano alla Ronzulli da parte di molti notabili del Pdl.
C’e stata anche una riunione ad hoc, presente il coordinatore regionale e tutti i consiglieri regionali, per la presentazione della Ronzulli stessa e un chiaro invito a mobilitarsi in Liguria per la sua elezione.
Significativa la spiegazione del coordinatore, Michele Scandroglio, che si giustifica: “Se un nostro candidato mi chiede di organizzargli un incontro, gli faccio conoscere una ventina di persona, che male c’è”, e poi aggiunge: “Se poi questa si chiama Ronzulli e ha qualche santo in paradiso, non mi scandalizzo. Tutti hanno un santo in paradiso, altrimenti non sarebbero candidati”…
E con questa frase chiarificatrice, ora siamo tutti più tranquilli su come si diventa candidati. Facciamo un passo indietro e torniamo alla frase della Veronica Lario sulle presunte veline e sul ciarpame.
Licia Ronzulli, insieme a Lara Comi e Barbara Matera, è una delle tre giovani nuove candidate del Pdl alle elezioni europee che ha attirato l’attenzione dei media.
La Licia Ronzulli non fa parte del mondo dello spettacolo, ha 34 anni, stile sobrio, bellezza non sfacciata, nè ostentata.
Si occupa del coordinamento delle professioni sanitarie dell’Istituto Galeazzi di Milano, un ospedale specializzato nella ricerca delle malattie dell’apparato locomotore.
Nulla da eccepire, molto stimata pare dal premier.
Ma che venga “spinta” in modo così ostentato anche in realtà a lei avulse, a differenza di altri candidati e a scapito dell’unica candidata ligure, ci pare una mossa di cattivo gusto.
Ci è rimasta molto male la Susy De Martini che istintivamente, venuta a conoscenza dei giochi alle sue spalle, aveva deciso di ritirarsi, poi ha ritenuto giusto tenere fede in ogni caso al suo impegno, nonostante quanto accaduto, dichiarand: “Si è deciso di indirizzare tutti i voti liguri a tavolino verso un candidato non ligure, si è parlato di pacchetti di voti già destinati. Sono avvilita: un partito che si
chiama Popolo della Libertà non credo possa decidere a tavolino per chi fare votare i propri elettori”.
Ormai la brutta figura è stata fatta e la mancanza di stile è divenuta di pubblico dominio.
Ma è così difficile, ci chiediamo, evitare di rovinare l’immagine del Pdl, con queste cazzate continue di “raccomandate” bellone?
Ma mettete in lista una normale ogni tanto e poi evitate di non farla votare nei corridoi.
Questo non sarà il teatrino della politica di sinistrorsa memoria, ma a noi non piace neanche l’avanspettacolo con le prime file di allupati.
Ogni tanto vorremmo votare delle idee, dei programmi e dei cervelli.
Scusate il disturbo.
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