IN PIAZZA SANT’APOSTOLI VANNO IN ONDA LE “BUFFONARIE” GRILLINE: SCELGONO UNA PIAZZA PICCOLA, NESSUN PALCO E GRILLO NON PARLA
IN MATTINATA IL CAPOCOMICO, DOPO AVER RIFIUTATO PER MESI CONTATTI CON I GIORNALISTI, LI CONVOCA IN CONFERENZA STAMPA PER RIDURRE IL GOLPE A GOLPETTINO… DOPO AVER AIZZATO LA FOLLA ORA SI TRAVESTE DA POMPIERE
«Ieri ho detto “golpe”, ma intendevo “golpettino istituzionale furbo”, giocato sulla semantica». Esordisce così Beppe Grillo il giorno dopo la rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale. Quando domenica mattina il leader dei Cinque Stelle entra in sala, alla Città dell’Altra Economia, nel quartiere del Testaccio, a Roma, tra i grillini è standing ovation.
Lui parla, in piedi, suda, durante una conferenza stampa che assomiglia più a un comizio.
Alla sua destra c’è Roberta Lombardi, a sinistra Vito Crimi.
«Ieri sera potevo venire in piazza, ma avevo paura che la mia presenza potesse favorire la violenza», ha spiegato subito l’ex comico genovese, commentando la sua rinuncia a partecipare alla manifestazione di fronte a Montecitorio, inizialmente convocata sabato sera.
Peccato che le sue parole sul golpe avessero invece aizzato gli animi.
«Non voglio entrare in questi giri», taglia corto.
Poi affonda su Bersani, «parte dello sfacelo di questo paese»: «Non ho mai sentito il riconoscimento del nostro movimento, primo partito in Italia, ci chiamano grillini e dilettanti allo sbaraglio, ma stiamo lavorando”.
Parlando del prossimo governo però, un punto è chiaro: «Se i candidati sono Amato o Letta, non ci sarà nessuno spazio per collaborare», spiega Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera dei Cinque Stelle. Ed è sicuro anche che «se ci metteranno in un angolo, resteremo in un angolo», aggiunge Grillo.
«Siamo seduti su una polveriera: senza crescita ci sarà una sollevazione popolare».
«Sto calmando gli animi, dovreste ringraziarci tutti», ha detto ancora Grillo. «Stiamo tenendo la calma. La gente ci parla dei fucili e noi stiamo calmando gli animi. In francia c’è Le Pen, in Grecia c’è Alba Dorata. Qui ci siamo noi, i grillini».
Appunto, siamo a posto.
Intanto, al suo arrivo in piazza Santi Apostoli, dove era previsto la manifestazione dei Cinque Stelle contro la rielezione di Napolitano al Quirinale, Grillo è stato subito assediato da fotografi e giornalisti.
Lui è salito sopra la sua auto e ha gridato «Arrendetevi».
Un saluto brevissimo.
Manifestazione annullata.
Ci si chiede come si possa essere così sprovveduti da scegliere per un comizio una piazza cosi piccola e senza neanche predisporre un palchetto.
Se questi devono governare l’Italia come sanno organizzare una manifestazione siamo sistemati.
Dopo due ore dal presunto comizio la gente aspetta ancora di sapere se Grillo tornerà o meno: la polizia fa sapere che per loro problemi non ce ne sono.
La farsa continua.
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