INTERVISTA A GIULIANO FERRARA: “RENZI NON E’ DON CHISCIOTTE, MA UN FIORENTINO FURBO, AVRA’ ANCHE SVANTAGGI”
RENZI: CAPOLAVORO O ERRORE STRATEGICO?
Giuliano Ferrara, quello di Renzi è stata una sapiente operazione tattica o un capolavoro politico?
«Si è svolta una schermaglia tattica molto tradizionale, con la differenza che stavolta non c’erano i partiti o le nomenclature ad incrociare le lance, ma sono state due persone a discutere un nome. Renzi aveva bisogno di qualcuno che fugasse l’impressione di un accordo cinico con Berlusconi ed è venuto fuori Mattarella, personaggio con una sua vena di intransigenza, ma che stando zitto dal 2008, da allora di lui non si conoscono le idee e comunque appare sopra le parti».
Per mesi Renzi ha ripetuto il refrain dell’accordo e al momento decisivo ha fatto l’opposto: tatticismo o qualcosa di più disinvolto?
«Renzi non passerà alla storia come un Don Chisciotte, non deve salvare l’onore del mondo, ma è un fiorentino che vuole salvare ghirba e fare le riforme. Berlusconi è un uomo molto pratico, crede alle strette di mano e si è sentito gabbato: è stato informato all’ultimo momento ed essendosi sentito messo con le spalle al muro, è rimasto incerto sul da farsi, col sospetto di aver subito un affronto eccessivo».
Su una vicenda come l’elezione del Capo dello Stato, consumata in questo modo così poco amichevole, come si può pensare che tutto torni come prima? In quel caso non sarebbe capolavoro…
«Renzi ha acquisito dei vantaggi, ma anche degli svantaggi perchè sarà dura ricostruire un dialogo, ma come disse il presidente Napolitano al principio di realtà non ci sono alternative: io non credo che questa vicenda segni la fine della base sulla quale si è costituita la legislatura e dunque anche la presa di possesso di Renzi sul governo».
(da “la Stampa”)
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