INTERVISTA A MOLINARI (M5S): “ABBIAMO MANDATO A QUEL PAESE NOSTRE REGOLE E PRINCIPI”
“CON ESPULSIONI E DIRETTORIO SUPERATA OGNI RETICENZA”
“È sorprendente che da noi si proceda a nominare alcune persone con una lista bloccata calata dall’alto. Ma non eravamo quelli delle preferenze?”.
Il difficilissimo momento che sta attraversando il Movimento 5 stelle sta facendo saltare il tappo alla Camera, dove buona parte dei deputati è sul piede di guerra.
Ma rischia di avere serie ripercussioni anche sul Senato.
Francesco Molinari, che siede a Palazzo Madama, è durissimo: “Abbiamo questa preoccupante sindrome da tafazzismo, ogni volta che proviamo a concludere qualcosa rispetto a quanto promesso in campagna elettorale tiriamo fuori schifezze come quella degli scontrini”.
La responsabilità “è di tutti”, ma in particolar modo di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, “perchè ognuno se la deve assumere in relazione al ruolo che ha all’interno del Movimento”.
L’espulsione di Massimo Artini e Paola Pinna e la nomina del direttorio rischiano di avere conseguenze serie
Guardi, per me come per tantissimi miei colleghi è stato un fulmine a ciel sereno. È vero che necessitiamo di un minimo di organizzazione, ma quel che è successo è che è stata calata dall’alto una lista di nominati. Una vera e propria lista bloccata, quando ci si doveva esprimere in modo diverso. Dopotutto noi siamo nati difendendo le preferenze
Non un vero e proprio esempio di democrazia diretta.
Il problema di utilizzo della rete in maniera plebiscitaria è, per l’appunto, un problema che dovremmo risolvere.
Ha funzionato così anche per le espulsioni dei due deputati.
Quella è una vicenda stranissima, sia per la procedura utilizzata. I due hanno portato le prove delle loro restituzioni, e segnalavano semplicemente un problema di metodo nel pubblicarle sul sito tirendiconto.it, che a quanto mi dicono i colleghi della Camera è di proprietà di un singolo, Riccardo Nuti. Si è proceduto in maniera strumentale.
Il reale motivo dell’allontanamento quale sarebbe allora?
Mi piacerebbe saperlo. Ma chi ha un minimo di testa capisce la strumentalità delle motivazioni, e che procedere in questo modo fa male a tutti. Si creano profonde spaccature e divisioni.
Perchè secondo lei Grillo e Casaleggio stanno procedendo in questo modo?
Sto cercando la risposta a questa domanda da un anno e mezzo.
Tra l’altro proprio il giorno in cui è arrivato il post su Artini e Pinna al Senato presentavate il progetto di reddito di cittadinanza, che è arrivato in Commissione.
È singolare che ogni volta che proviamo a concludere qualcosa rispetto a quanto promesso in campagna elettorale tiriamo fuori schifezze del genere, come quella degli scontrini, le espulsioni e via discorrendo. Ci facciamo del male da soli.
Lei è molto critico. I capigruppo spiegano che non sono all’ordine del giorno altre espulsioni, ma in questa situazione potrebbe capitare a tutti, il prossimo potrebbe essere lei
Certo, non c’è alcun criterio in quello che sta succedendo. Mi perdoni l’espressione, dopotutto sono un grillino, ma abbiamo mandato completamente affanculo lo stato di diritto, che è il baluardo a tutela di tutti, in primis dei più deboli, il corpus di regole fondamentali da non violare. Le nostre innanzitutto. Qui invece è saltata qualunque tipo di regola. Quella che prevede che sia l’assemblea dei parlamentari a proporre alla rete le espulsioni, ma dopotutto c’erano state analoghe difficoltà anche con l’ultima espulsione dei quattro senatori. E l’articolo 4 del non Statuto, che prevede che nel Movimento non debbano esistere organi direttivi di alcun tipo. In questo caso è stata superata ogni reticenza.
Lo farà presente ai cinque colleghi?
Voglio prima sentire in assemblea che ci spieghino i limiti del loro mandato, perchè non sono affatto chiari. Spero però che il direttorio non uccida la nostra anima movimentista. Già alle ultime regionali siamo andati in difficoltà perchè ci hanno identificati come un partito tra i tanti. La cosa veramente amara sarebbe se loro fossero a conoscenza della nomina e lo avessero taciuto ai colleghi.
Si potrebbe arrivare a una scissione?
Al Senato non credo. Alla Camera mi dicono di tensioni fortissime, non lo escluderei. Il problema è che questi post alimentano la sindrome di tafazzismo nella quale siamo caduti. Ci facciamo del male da soli.
Responsabilità di Grillo e Casaleggio?
Responsabilità di tutti. Certo, ognuno in proporzione al ruolo e alle responsabilità che ha nel Movimento.
(da “Huffingtonpost“)
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