INTERVISTA A SABINA GUZZANTI: “SOLIDARIETÀ AI DUE MAFIOSI, ITALIA IPOCRITAâ€
“E’ LA LEGGE CHE STABILISCE CHE RIINA E BAGARELLA HANNO DIRITTO AD ASSISTERE AL LORO PROCESSO”
Fiumi di reazioni politiche contro Sabina Guzzanti per la sua “solidarietà ” su Twitter ai boss Totò Riina e Leoluca Bagarella, imputati al processo Stato-mafia, non ammessi dai giudici all’udienza quirinalizia.
“Solidarietà a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. I traditori nelle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi”, ha scritto l’attrice .
Con un secondo tweet ha parlato del suo film #Latrattativa e ha lanciato un appello al capo dello Stato: “Andate a vedere la trattativa e capirete perchè i traditori nelle istituzioni fanno più schifo dei mafiosi o perlomeno stanno alla pari. Le stragi sono state progettate all’interno delle istituzioni. I mandanti sono colpevoli quanto gli esecutori. Napolitano testimonia”.
Era il caso di esprimere proprio “solidarietà ” nei confronti dei due capimafia ?
Io ho detto una cosa molto precisa, che Riina e Bagarella hanno il diritto di assistere al loro processo perchè è la legge che lo dice, ma è ovvio che la parola solidarietà accanto ai loro nomi è una provocazione.
Da destra a sinistra dicono che il suo è “un gesto inqualificabile” e “offende le vittime”.
Le reazioni dimostrano il conformismo e l’ipocrisia di tanti italiani perchè di fronte a una provocazione di questo tipo tutti sentono di potersi indignare. Ma nessuno si indigna di fronte alle prove che una bella fetta delle nostre istituzioni sta dalla parte della criminalità e lavora contro la nostra democrazia. Matteo Orfini (presidente del Pd, ndr) si è indignato ma non è andato a vedere il mio film che dimostra che stanno facendo le riforme con Silvio Berlusconi, in mano ai mafiosi. Lo sappiamo bene che i mafiosi sono cattivi ma i traditori delle istituzioni sono altrettanto cattivi.
Non ha pensato che potesse ferire i familiari delle vittime?
I familiari sono consapevoli che le stragi sono state compiute con la complicità delle istituzioni.
Pentita o no di aver usato la parola “solidarietà ”?
Sono pentita perchè ogni tanto mi dimentico di essere in un Paese di ipocriti e collusi mentre scrivo come se fossi in un Paese libero. Devo ricordarmelo più spesso.
Antonella Mascali
(da “il Fatto Quotidiano“)
Leave a Reply