INTERVISTA AL CINQUESTELLE CURRO’: “GRILLO AFFOSSA IL PARLAMENTO, MA COSI’ COLPISCE ANCHE NOI, LA DEVE SMETTERE”
“E’ PERICOLOSO DELIGITTIMARE LE ISTITUZIONI”
«Così Beppe colpisce anche noi».
Tommaso Currò, deputato di 5 stelle che rivendica la libertà di pensiero nel movimento, stavolta non vorrebbe parlare.
«Ogni volta, quante polemiche… ». Poi accetta.
Per dire la sua sull’ultima uscita di Grillo contro il Parlamento «maleodorante » («Va difesa e non offesa la centralità delle Camere») e per segnalare il rischio che, a forza di picconate, «si scardinino le istituzioni rappresentative».
Per criticare gli attacchi ai giornalisti e per aggiungere che, forse, «è stata tradita la voglia di cambiamento dei nostri elettori».
Ma Currò ci tiene a far sapere di non essere in fuga da M5S.
«Resto qui a dare il mio contributo. Anche in minoranza».
Parlamento «da seppellire». Come giudica un deputato grillino queste affermazione del leader di M5S?
«Grillo dovrebbe capire che quando dice queste colpisce anche deputati e senatori del movimento. In ogni caso, per la mia breve esperienza alla Camera, posso dire che vedo colleghi volenterosi e competenti».
Grillo dice che il Parlamento è incostituzionale perchè figlio di una legge incostituzionale.
«Per carità , è vero che il Porcellum fa schifo ma anche quando fosse incostituzionale non significa che è illegittimo il Parlamento in carica. La legge è stata promulgata dal Capo dello Stato, la Corte costituzionale mica può far decadere Camera e Senato. Bisogna lavorare per creare le condizioni politiche utili ad attuare la riforma elettorale. Certo, con un governoPd-Pdl c’è poco da sperare».
In molti hanno avuto gioco facile nel bollare come autoritario e fascista l’intervento del capo di 5 stelle.
«Pur capendo le ragioni del suo intervento, dico che occorre stare attenti: se si delegittima l’istituzione rappresentativa, il rischio èche si facciano avanti altre forze, a cominciare da quelle strutture tecnocratiche che combattiamo. Bisogna difendere invece la centralità del parlamento».
Ormai da parte di Grillo è un crescendo di attacchi, con toni ed espressioni sempre più violenti.
«È evidente, ormai, che ogni parola ha un significato che si riverbera nella vita dei cittadini e della società . Il mio invito, non solo a Grillo, è quello di fare tesoro di questa considerazione».
C’è un malessere evidente nei gruppi di M5S. Segnalato anche dall’addio di Labriola e Furnari.
«Non accuso di nulla i due ragazzi passati al misto. Avrannoavuto le loro ragioni, forse potevano spiegarle meglio. È inaccettabile invece il linguaggio usato sul blog dai militanti che li contestano: questa è un’anomalia del M5S».
Un’altra, ammetterà , è l’atteggiamento nei confronti della stampa. Ora c’è il via libera alla presenza nei talk show. Lei andrà ?
«Guardi, quella di partecipare alle trasmissioni televisive non è stata una decisione partita dal basso. Io resto libero di esprimere il mio pensiero sugli organi d’informazione che voglio. È il giornalismo a controllare la politica, non viceversa».
È vero che è in atto una fuga da 5 stelle?
«Io non ho sentore di altri abbandoni. Quanto a me, non penso proprio di lasciare. Faccio il mio lavoro e credo ancora che bisogna ri-nobilitare la politica. Anche a costo di pormi in minoranza ».
Crede in una rivincita nel voto siciliano dopo il flop di due settimane fa?
«Io non so se il calo alle amministrative sia stato fisiologico, forse i nostri elettori si aspettavano un grande cambiamento che non è arrivato. Ma credo che in Sicilia andrà meglio».
Emanuele Lauria
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