KILLER DI BUDRIO: SALVINI SPERAVA IN MOHAMMED E SI RITROVA “IVAN IL RUSSO”, EX SOLDATO DELL’ARMATA ROSSA
SOVRANISTI SPIAZZATI: INVECE CHE UN “NEGHER” L’ASSASSINO DEL BARISTA E’ UN SOLDATO DI PUTIN… E ORA COME LA METTIAMO: E’ LEGITTIMO DIFENDERSI ANCHE CONTRO UN DELINQUENTE RUSSO O SI RISCHIA LA SCOMUNICA DAL CREMLINO?
C’è un sospettato per l’omicidio del barista di Budrio Davide Fabbri, ucciso sabato sera a Riccardina di Budrio, nel Bolognese, con un colpo di pistola durante un tentativo di rapina.
Lo cercano ovunque, soprattutto nelle campagne della provincia di Bologna e Ferrara. In Emilia Romagna non c’è auto dei carabinieri che non abbia la suo foto sul cruscotto.
Lo cercano sapendo due cose. La prima è pericolosissimo. La seconda potrebbe essere lui il rapinatore che ha ucciso Davide Fabbri, dopo una colluttazione nel suo bar di Riccardina di Budrio, nel bolognese.
Al momento non c’è collegamento certo tra “Igor il russo”, all’anagrafe Igor Vaclavic, 41 anni, ex militare dell’Armata Rossa, e l’assalto di sabato sera durante il quale è rimasto ucciso il titolare del locale in provincia di Bologna.
L’uomo è tuttavia ricercato, nei suoi confronti pende un mandato d’arresto per rapine commesse in provincia di Ferrara nel 2015, anno in cui uscì dal carcere, ed è quello il provvedimento che gli verrà notificato se verrà rintracciato, non essendoci ancora – da quanto si apprende – elementi sufficienti per fermarlo per l’omicidio del Bolognese. Sempre per le rapine c’è un’udienza preliminare fissata, a luglio.
Pare facesse parte, in altri colpi, della banda che rapì e uccise nel settembre 2015 il pensionato Pier Luigi Tartari, ad Aguscello, fatto di sangue a cui il 41enne russo non partecipò.
Nel 2007 fu arrestato per rapine ad agricoltori, minacciati con arco e frecce, nelle campagne tra Rovigo e Ferrara.
Trovarlo potrebbe consentire di verificare se ha eventuali ferite che l’assassino di Fabbri si sarebbe procurato durante la colluttazione con barista. Dunque, si cerca Igor, a riscontro della sua posizione.
E’ un’ipotesi che ha preso corpo nella prima mattina quando si è diffusa la notizia che il ricercato era un ex militare dell’Est Europa.
Gli investigatori hanno inoltre chiesto a tutti i comandi provinciali dei Carabinieri dell’Emilia-Romagna di fare una lista di sospettabili che, per caratteristiche fisiche e per precedenti criminali, possano essere associati al delitto.
Il segnale è che la pista dell’ex militare dell’Est che ha precedenti per rapine violente nel ferrarese non è l’unica, perchè gli elementi in mano agli inquirenti sono troppo pochi, per ora, per imboccare con certezza una sola pista.
Di certo, tra quelle seguite c’è l’analogia con il colpo di Consandolo (Ferrara), dove la sera del 29 marzo un uomo armato di doppietta da caccia aveva costretto, sparando alcuni colpi contro la sua auto, una guardia giurata a sdraiarsi per poi sfilargli la pistola, una Smith&Wesson argentata.
Il vigilante ai carabinieri ha detto di aver visto male, al buio, di avere potuto solo intravvedere una forma di uomo corpulento e non alto, e dunque non sarebbe in grado di riconoscerlo in foto.
Ha confermato peraltro la somiglianza e il calibro della propria pistola rubata con quella usata per uccidere Davide Fabbri
Ci sono poi testimonianze di cittadini che nei giorni scorsi hanno notato una persona con un fucile a tracolla e un giubbotto militare, che girava in bicicletta nelle zone di pianura al confine tra le province di Bologna e Ferrara. Qualcuno aveva pensato ad un cacciatore, ma ora non si esclude che possa essere il killer.
La rapina a Budrio. Venerdì sera, intorno alle 21, il bandito è entrato nel locale che funziona anche da bar sparando un colpo di fucile da caccia e ferendo uno dei due clienti presenti. Aveva chiesto di farsi consegnare i soldi della cassa, ma il barista aveva reagito e gli aveva sfilato l’arma, con cui lo ha anche colpito utilizzandola come un bastone, prima di essere freddato con un colpo di pistola al cuore, nel retrobottega. Gli investigatori pensano dunque che l’omicida abbia ferite o tumefazioni, conseguenze della reazione della vittima. Nel bar c’era anche la moglie del barista e due avventori, uno rimasto ferito di striscio da una pallottola.
Le indagini dei Carabinieri coordinati dal Pm di Bologna Marco Forte proseguono senza sosta, nella consapevolezza della pericolosità del ricercato. Oltre al fucile, che è ritornato a prendere nel locale subito dopo l’omicidio, ha la pistola rubata alla guardia giurata, che si pensa abbia ancora diversi colpi in canna.
La fiaccolata.
Ieri sera, tutto il paese di Budrio si è raccolto per esprimere la propria vicinanza alla moglie di Fabbri e alla famiglia e ha organizzato una veglia a cui hanno preso parte anche le istituzioni. “Il sacrificio di Fabbri non resterà vano – ha detto il sindaco Giulio Pierini – e dove ci sono state delle mancanze sarà fatto il possibile perchè queste cose non accadano mai più. Il nostro è un territorio vasto e le forze dell’ordine hanno fatto un grande lavoro in questi anni”.
(da agenzie)
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