LA BALLA CHE “LA CORTE EUROPEA HA DATO RAGIONE ALLA RAGGI”, ANZI IL RICORSO APRE A VIOLAZIONI PIU’ GRAVI
E ANCHE LO SGOMBERO E’ FALLITO PERCHE’ IN SERATA I ROM SONO RIENTRATI NEL CAMPO VISTO CHE IL COMUNE NON HA GARANTITO LORO ALCUN ALLOGGIO IN ALTERNATIVA
Ricostruiamo la vicenda.
Attraverso il ricorso alla Corte Europea per i diritti dell’Uomo, la stessa, ravvisando presunte gravi violazioni dei diritti umani, ha ordinato la sospensione dello sgombero di Camping River fino alla sera del 27 luglio.
Tale tempo era necessario alla Corte di ricevere la memoria da parte del Governo italiano (inviata ieri entro le 12,00) e la contro memoria di Associazione 21 luglio (inviata oggi alle ore 8,00).
Ricevuta la documentazione, la Corte si sarebbe riunita nella giornata di domani per pronunciarsi sullo sgombero di Camping River, decidendo eventuale ulteriore sospensione.
E’ evidente che il governo italiano e il Comune di Roma abbiamo deciso di rompere gli indugi, infischiandosene della sospensione, al fine di evitare il giudizio della Corte che già sapevano sarebbe stato negativo nei loro confronti.
“Prima di perdere la partita – si saranno detti ieri Salvini e Raggi – portiamo via il pallone”.
Questo il valore e il senso della parola “legalità ” oggi, a Roma.
Oggi è toccato a Camping River, domani toccherà a qualcun altro.
Nel frattempo la Raggi manda un comunicato (pubblicato dal Fatto Quotidiano) secondo cui ” la Corte Europea diritti dell’Uomo ha sancito che l’Italia può sgomberare i tre abitanti del Camping River che si erano rivolti a Strasburgo chiedendo di fermare l’evacuazione, perchè gli è stato offerto un alloggio alternativo nelle strutture della Croce Rossa. La Cedu ci dà ragione. Lo sgombero al Camping River è corretto”, esulta la sindaca Virginia Raggi.
Ma le cose non stanno così: il ricorso alla Corte Europea relativo a Camping River non è affatto chiuso.
Si è solo sospesa la misura “ad interim” relativa allo sgombero visto che lo stesso è stato già effettuato.
Il ricorso è ancora pendente e si apre invece la violazione ad altri articoli ben più gravi.
In serata il colpo di scena: diverse famiglie Rom sono rientrate nel River e hanno trovato ospitalità all’interno della pizzeria.
Il portavoce dell’ANR Zuinisi ha dichiarato che di fatto la chiusura del Camping River è nuovamente fallita.
(da agenzie)
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