LA BURLA DELL’ORDINANZA ANTI-LEGA CHE VIETA DI “EMETTERE RUMORI E ODORI FASTIDIOSI”
I MANIFESTINI NEL CENTRO STORICO DI GENOVA CON IL DIVIETO DI CIRCOLARE ANCHE CON LE “ORRIDE BORSINE DA SUPERMERCATO”… LA PRESA IN GIRO DELLE RIDICOLE ORDINANZE DEL COMUNE CHE VIETANO TRA UN PO’ ANCHE DI RESPIRARE
Il manifesto è comparso nel centro storico, all’apparenza in tutto e per tutto simile alle comunicazioni ufficiali del Comune di Genova, con tanto di stemma, ma ad una lettura più attenta si scopre che l’ordinanza è semplicemente uno scherzo, perchè si parla del divieto assoluto dalle 9 alle 19 di emettere e diffondere “rumori e odori fastidiosi e molesti quali flatulenze ed eruttazioni, nonchè ogni atto sconsiderato di esplorazione nasale artificiale”.
E ancora: divieto alla circolazione “di orride borsine da supermercarto o simili”, come pure “linguaggi che, per oscenità del contenuto o per implicita cacofonia fonetica, possano risultare molesti all’udito dei visitatori. Sono da intendersi proibite, quindi, ingiurie, bestemmie, dialetti e lingue nazionali di Paesi non comunitari”.
La vigilanza, sempre secondo il manifestino-burla, è affidata alle pattuglie anti-degrado, la sanzione un’ammenda da 200 a 2000 euro fino alla revoca della cittadinanza.
Si tratta di una presa in giro dell’assessore-sceriffo, Stefano Garassino e delle ordinanze per il decoro che stanno imperversando con la giunta di centro-destra, ma i genovesi possono stare tranquilli, nessuno minaccia di togliere loro la residenza.
(da “La Repubblica”)
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