LA DENUNCIA DI GORI: “IN LOMBARDIA RITARDO SCONCERTANTE SUI VACCINI, DI QUESTO PASSO CI METTEREMO DUE ANNI”
IL SINDACO DI BERGAMO; “COSA ASPETTA GALLERA A DIMETTERSI?”
Si definisce “sconcertato” il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Nella sua città , una delle più colpitenel mondo dal coronavirus, la campagna vaccinale comincia solo oggi. “Purtroppo è la Regione che comanda” spiega in un’intervista alla Repubblica e il dito è puntato sull’assessore regionale Giulio Gallera: per arrivare all’immunità di gregge, fa i conti Gori, “solo in Lombardia ciò richiede che si facciano almeno 30 mila vaccini al giorno e altrettante seconde dosi. L’assessore Gallera ci ha detto che tra qualche giorno arriveremo a 10 mila. Se il passo è questo, ci metteremo due anni…”.
Il modello da seguire è quello di Israele, prosegue ancora Gori: “Il senso dell’urgenza è plasticamente leggibile nell’organizzazione di Israele, che sta vaccinando i suoi abitanti sette giorni su sette, 24 ore su 24. Ecco qual è la giusta velocità ”.
E la colpa del ritardo non può essere attribuita alle ferie natalizie dei medici e degli infermieri, come detto da Gallera. “Francamente non è accettabile che la terra più martoriata sia stata la più lenta a partire. In questo contesto, la risposta di Gallera non sta nè in cielo nè in terra. Se si deve dimettere? Avrebbe dovuto farlo da tempo”.
(da agenzie)
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