OGGI IMPENNATA DI DECESSI IN VENETO: 175 IN 24 ORE CONTRO I 50 DI IERI, I CASI RISALGONO A 3.151
ZAIA: “CHIUDIAMO LE SCUOLE FINO A FINE MESE”
Sono 3.151 i nuovi casi di Coronavirus e 175 i decessi nelle ultime 24 ore in Veneto, in netto aumento rispetto a ieri, quando s’erano registrati 1.682 contagi e 50 vittime. Secondo il bollettino odierno, illustrato dalla sede della Protezione Civile regionale dal governatore Luca Zaia, sono stati elaborati 55.654 tamponi.
Il numero dei casi totali registrati dall’inizio della pandemia sale a 270.097, quello dei decessi a 6.988. Resta pressochè invariata la pressione sugli ospedali.
A oggi, 5 gennaio, il numero di pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere venete è pari a 3.457 persone, di cui 3.066 in area non critica (+7, rispetto a ieri) e 391 in terapia intensiva (-9 rispetto a 24 ore fa).
Il numero guariti e dimessi sale invece di 11.196 unità . Quanto alle vaccinazioni il Veneto ha somministrato il 60,8% delle dosi finora ricevute.
Nel corso della conferenza stampa, il governatore Zaia ha commentato la posizione del Veneto sulla scuola, che prevede il rientro in classe non prima della fine di gennaio. «Non è assolutamente una posizione politica — sottolinea Zaia — le indicazioni scientifiche vanno in una direzione di massima prudenza». «Chiediamo un sacrificio ai ragazzi delle superiori, che non hanno colpe particolari — prosegue il governatore veneto -, ma bisogna evitare ogni forma di aggregazione. Per me è un fallimento chiudere la scuola».
«Abbiamo preparato tutto per riaprire le scuole, anche sul fronte dei trasporti: eravamo pronti alla riapertura anche per il 7 gennaio, e i prefetti possono confermare i piani, ma il problema è esclusivamente di natura sanitaria», ribadisce il governatore. «Ci sono molti esperti come Ricciardi, Burioni e altri che hanno sollevato queste criticità sanitarie connesse alla riapertura delle scuole».
«La questione non riguarda le 200.000 persone (tra alunni, docenti, personale amministrativo e personale Ata), che frequentano la scuola e che non circolano in maniera aggregata. Il vero tema è l’aula — sostiene il governatore — perchè in un ambiente confinato se c’è un contagiato sfido chiunque a dirmi che non c’è il rischio di contagio». Del resto, spiega il presidente del Veneto, «anche altre Regioni stanno provvedendo a rinviarne la riapertura, non è una questione di contrapposizione politica o altro. Anzi, io faccio il tifo per le riaperture delle scuole, ma al momento è impossibile per questioni sanitarie».
(da Open)
Leave a Reply