LA FIGURA DI MERDA DI CHI AVEVA GIA’ DATO COLPA AGLI IMMIGRATI PER QUANTO ACCADUTO A TREVIRI
E’ STATO ARRESTATO UN CITTADINO TEDESCO: E L’INTERNAZIONALE CRIMINALE SOVRANISTA MASTICA AMARO
Gli step da seguire sono sempre gli stessi: leggo una notizia, confronto le fonti, faccio una summa e cerco di verificare se le mia convinzioni siano reali o solamente frutto di una mia fantasia dettata da eventi pregressi o ideologie.
Evidentemente si tratta di uno sforzo sovrumano che molte persone non intendono fare. Anzi, in tanti neanche leggono gli articoli e commentano in base al proprio odio — perchè di questo si tratta nel caso specifico -, per poi essere amaramente smentiti e spernacchiati dai fatti reale.
Accadde già in passato ed è successo di nuovo oggi con le notizie dell’attentato Treviri in Germania, dove un uomo a bordo di un Suv ha investito diverse persone uccidendone quattro (tra cui un bimbo) e ferendone almeno 15.
Per molti, suoi social, la responsabilità era sicuramente da attribuire a uno straniero (magari migrante). E invece.
E invece la polizia tedesca ha svelato l’identità — in modo sommario, come è giusto che sia in casi di cronaca come questo — della persona al volante di quel Suv. Si tratta di un 51enne tedesco che vive in una città non distante da Treviri, luogo in cui ha portato avanti la sua folle corsa che ha strappato la vita a quattro persone.
Eppure ecco il muro dell’odio racchiuso in una piccola collezione di commenti trovati a corredo di notizie condivise da alcuni quotidiani su Facebook (con i nomi oscurati perchè l’obiettivo è denunciare il fenomeno e non instillare una catena d’odio).
Come detto, si tratta solo di una breve raccolta di commenti — privi di senso e smentiti dagli eventi — pubblicati sotto i post Facebook con gli articoli di Libero, Il Giornale e Il Corriere della Sera. Tutti con lo stesso obiettivo: è sicuramente colpa dello straniero.
Ma non straniero americano, ma migrante o immigrato.
Poi, però, si scopre che l’autore del folle gesto è un cittadino tedesco di 51 anni. E l’ennesima caccia si perde nel vuoto. Come accadde già in Italia nel giorno dell’omicidio del Carabiniere Cerciello Rega a Roma, ucciso da due ragazzi statunitensi.
Ma subito era stata data la colpa al migrante.
(da agenzie)
Leave a Reply