NON E’ UN ATTENTATO: E I FATTI DI TREVIRI SPARISCONO DALLE PRIME PAGINE DEI GIORNALI
TUTTO TRASFERITO ALL’INTERNO DEI QUOTIDIANI: NON ERA COINVOLTO UNO STRANIERO MA UN ARIANO, NON FA NOTIZIA
Quel che è accaduto a Treviri ha riempito i siti di informazione nella giornata di ieri. Poi, quando è stata confermata la matrice non terroristica di quanto accaduto, la notizia si è sgonfiata e dal clamore del momento si è passati all’indifferenza generale.
Non era coinvolto uno straniero, il movente non era religioso. E così le prime pagine su Treviri sono quasi completamente vuote. I principali quotidiani (pur affrontando questo fatto di cronaca all’interno dei giornali) hanno deciso di non dedicare alcun richiamo nella copertina a quanto successo in Germania. Solo alcune eccezioni, con mini-box.
Una rapida rassegna sui principali quotidiani di informazione italiana, mostrano lo stato dell’informazione e del giornalismo nel nostro Paese.
Sangue sì, ma senza il clamore del terrorismo. Quindi la notizia perde di interesse e di clamore. Ecco alcune prime pagine su Treviri (anzi, senza) di oggi. Da La Repubblica a Il Corriere della Sera, passando per Il Fatto Quotidiano, La Stampa, Il Giornale e Il Messaggero.
Nessuno di questi quotidiani, i più venduti in Italia, ha deciso di ospitare la narrazione di quanto accaduto martedì pomeriggio in Germania nelle loro prime pagine. A fare eccezione, questa volta, è Libero quotidiano che dedica ai fatti di Treviri un boxino sul taglio basso della propria copertina.
Un piccolo trafiletto, nel punto più basso della prima pagina. Ma è pur sempre qualcosa. Mentre tutte le altre testate in vendita nelle edicole italiane, hanno deciso di non mettere alcun richiamo sulle loro copertine. Immaginiamo — visti i precedenti — cosa sarebbe accaduto se si fosse trattato di attentato terroristico, magari di matrice religiosa. Lì sarebbero state copertine a tutta pagina su Treviri.
(da agenzie)
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