LA GIUSTIZIA IN ITALIA? ARRIVA PER CASO: A ROMA UN 75ENNE ITALIANO, CHE VIVE A TENERIFE, VA IN COMMISSARIATO PER RINNOVARE IL PASSAPORTO MA VIENE ARRESTATO E PORTATO IN GALERA: IL PENSIONATO NON SAPEVA DI ESSERE RICERCATO PER VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI FAMILIARI. DOVRA’ SCONTARE CINQUE MESI
L’ANZIANO, GIA’ CONDANNATO PER ESTORSIONE E SPACCIO, ERA RICERCATO DAL 2023…IL 75ENNE NON ERA LATITANTE, MA REGOLARMENTE ISCRITTO ALL’ANAGRAFE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO MA NESSUNO LO HA RINTRACCIATO PRIMA
Va in commissariato per rinnovare il passaporto ma viene arrestato e portato direttamente in carcere dai poliziotti. Motivo? L’uomo, Enrico C., 75 anni, portiere d’albergo in pensione, era ricercato per la violazione degli obblighi familiari ma lui che nel frattempo si era trasferito all’estero nemmeno lo sapeva.
Quando, però, gli agenti del commissariato Rai di piazza Mazzini hanno effettuato con puntiglio tutti i controlli di rito relativi al rilascio del documento, si sono accorti del procedimento pendente nei suoi confronti. E non hanno potuto fare altro che dare seguito alla nota di rintraccio emessa dalla Procura di Civitavecchia nel corso del 2023.
In pratica, l’anziano che annovera precedenti di polizia per estorsione (una denuncia nel 2006) e spaccio (circostanza risalente al lontano 1979), non pagava gli alimenti all’ex moglie e per questo, al termine di una travagliata e dolorosa storia di separazione, era arrivata la misura del Tribunale.
Alla fine della scorsa settimana, con regolare appuntamento, si era presentato negli uffici del commissariato Rai diretto da Elisabetta Accardo con le fototessere, i versamenti e tutta la documentazione necessaria per richiedere il titolo valido per l’espatrio.
Quando, però, il poliziotto incaricato di istruire la pratica ha consultato le banche dati in uso alle forze dell’ordine, è scattato immediatamente l’alert: a carico del 75enne, pendeva infatti la nota di rintraccio di Civitavecchia per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare.
Enrico C. è stato fermato e, al termine degli accertamenti di rito, è stato accompagnato presso il carcere romano di Rebibbia dove dovrà espiare cinque mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 500 euro. Il 75enne viveva ormai stabilmente in Spagna ed era iscritto all’anagrafe degli italiani all’estero di Tenerife.
(da agenzie)
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