LA LEGA GETTA LA MASCHERA, VUOLE PROTEGGERE I REATI RAZZISTI: “ABOLIRE LA LEGGE MANCINO”
PER TIMORE DI FINIRE IN GALERA LA SOLUZIONE E’ ELIMINARE LA LEGGE CHE ISTIGA ALL’ODIO RAZZIALE… ALLE IDEE EVESIVE NON SI RISPONDE CON LE MANETTE? INFATTI SI RISPONDE CON L’ERGASTOLO COME I PEGGIORI MAFIOSI
Il ministro della Famiglia, il leghista Lorenzo Fontana – già criticato per le sue affermazioni su coppie gay, famiglie arcobaleno e aborto – oggi decide di esternare contro legge Mancino.
Lo fa con un post su Facebook. “Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano”, scrive riferendosi alla normativa – approvata nel 1993 – contro chi diffonde l’odio razziale e l’ideologia nazifascista.
E ancora: “I burattinai della retorica del pensiero unico se ne facciano una ragione: il loro grande inganno è stato svelato”, aggiunge.
Parole che scatenano polemiche e proteste nel mondo politico, e non solo.
Ma che trovano una sponda nel ministro dell’Interno. “Sono d’accordo. Alle idee, anche le più strane, si risponde con le idee, non con le manette”, dice Matteo Salvini (‘altra parte nel 2014 proprio Salvini avviò una raccolta firme per abrogare la legge con un referendum, ma non raggiunse quota 500 mila firme”.
Per il ministro Fontana gli episodi di violenza e aggressione nei confronti di cittadini immigrati – gli ultimi in queste ore a Napoli e Pistoia – non consentono di parlare di un’emergenza razzista. Anzi.
La prima replica, dal mondo politico, arriva dal numero uno dei senatori Pd, Andrea Marcucci: “È un governo sempre più nero. Il Ministro della famiglia (sic) Fontana ora propone di abolire la legge #Mancino. La cosa grave è che non si tratta di un colpo di sole di un ministro un po’ strambo”.
Il segretario dem, Maurizio Martina: “Altro che abrogare la legge Mancino. Da abrogare è il ministro Fontana. E con lui il governo dell’odio, sempre più pericoloso per gli italiani”.
E Nicola Fratoianni, di Leu: “Il ministro Fontana, almeno non è ipocrita: riconosce con le proprie parole strampalate contro le norme della legge Mancino di essere un razzista. Tutto qui”.
A chiedere le dimissioni di Fontana è Roberto Speranza: “Inaccettabili le parole del ministro sull’abolizione della legge Mancino. L’Italia è una repubblica democratica antirazzista. Chi non lo ricorda non è degno di fare il Ministro. #Fontanadimettiti”.
La comunità ebraica si schiera a difesa della legge Mancino.
La presidente Noemi Di Segni si rivolge direttamente al premier, Giuseppe Conte. “Chiedo al presidente del consiglio se la proposta di abrogazione della legge Mancino corrisponde a un progetto del governo italiano che dirige. Nella Repubblica italiana fondata sull’antifascismo e sulla negazione dell’odio e di ogni forma di razzismo questi presidi normativi vanno semmai rafforzati e da tutti difesi, senza al contrario alimentare ulteriori paure e rancori sociali”.
“È uno strumento necessario per combattere i rigurgiti di antisemitismo”, dice la presidente Ruth Dureghello. “Se si accetta l’incarico di Ministro della Repubblica di questo Paese lo si deve fare coscienti della storia e della responsabilità , evitando boutade e provocazioni stupide. Sopratutto a 80 anni anni dalle leggi razziali sarebbe bene comprendere come combattere le discriminazioni invece che strizzare continuamente l’occhio ai neofascismi”.
(da agenzie)
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