LA NUOVA SEDE DE “L’UNITA”? A PORTO CERVO
LE ANTICIPAZIONI DEL PROGETTO DELLA SANTANCHE’ SULLA STORICA TESTATA
Genera sconcerto l’ipotesi di acquisizione dell’Unità da parte di Daniela Santanchè e Paola Ferrari.
Ma c’è anche chi sostiene che fanno sul serio, che la coppia è bene assortita e adatta allo scopo: qui non si tratta di rilanciare una testata, ma di rifarla da capo a piedi.
Un settore, quello del rifacimento, in cui entrambe ci hanno messo la faccia (e non solo quella).
Di più: esisterebbe un piano di cambiamento dei connotati dell’Unità nei dettagli, dei quali anticipiamo i punti salienti.
Testata.
Come ha detto Matteo Renzi, il giornale fondato da Antonio Gramsci “è un brand da tutelare”
Ferrari & Santanchè sono d’accordissimo, anzi, secondo loro potrebbe diventare addirittura una griffe.
I primi passi sarebbero il restyling della testata, con la U a richiamare la U di Emmanuel Ungaro, e la creazione di un nuovo logo: una doppia G di Gramsci ispirata alla doppia G di Gucci
Sede.
Sarebbe quasi pronta una faraonica redazione in Largo del Nazareno: Denis Verdini si starebbe occupando degli ultimi ritocchi.
Per i redattori dissidenti, in quota Corradino Mineo, ci sarebbe uno stanzino separato, messo a disposizione da Renato Brunetta. Quanto alla sede milanese, certa Via Montenapoleone; resta da decidere in quale showroom.
Direzione.
Tra Vittorio Feltri (il candidato della Santanchè ) e Ivan Zazzaroni (il candidato della Ferrari) potrebbe spuntarla Sandro Sallusti (il candidato di Feltri).
Poche chance per Vasco Errani, caldeggiato da Renzi in persona, ma considerato troppo di destra.
Gadget.
L’apoteosi di ogni brand che si rispetti. Allo studio un po’ di tutto: orecchini a forma di falce e martello tempestati di swarowski, scarpe e borsette in pelle di pitone con la doppia G di Antonio Gramsci, dvd celebrativo dell’ultimo ventennio (Quando c’era Berlusconi), poster del faccione di Gramsci con una nuova acconciatura firmata dai Vergottini .
Sponsor.
Paola Ferrari avrebbe pronto un accordo con l’Enel per illuminare a giorno tutte le redazioni, in particolare gli uffici degli editori, con le stesse lampade al quarzo e led ad alto voltaggio utilizzati per La domenica sportiva.
Anche il Comune sarebbe disposto a fare la sua parte, perchè la sede dell’Unità diventerebbe la Times Square romana.
Festa.
La sede della Festa nazionale dell’Unità verrebbe trasferita a Porto Cervo.
Per l’occasione Flavio Briatore sarebbe disposto a riaprire il Billionaire (“Per un brand da tutelare, questo e altro”) e a fare le cose in grande.
Niente più salamelle, solo aragostelle; niente più orchestrine che suonano Guantanamera, ma un recital esclusivo di Michael Bublè che reinterpreta Bandiera rossa in chiave swing.
Esclusivo privè per Renzi e amici, esclusivissimo privè del privè per Corradino Mineo e amici.
Lettori.
Si punta a riconquistare lo zoccolo duro originario. Quei lettori che un tempo “compravano l’Unità per sapere che cosa pensa il partito”, come ha scritto ieri Michele Serra.
Adesso potrebbero sapere che cosa comprano Daniela Santanchè e Paola Ferrari.
Nanni Delbecchi
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