LA PROCURA DI GENOVA APRE UN’INCHIESTA SUL PESTAGGIO DEL GIORNALISTA DA PARTE DEGLI AGENTI
ORA ANCHE IL SINDACO SI SVEGLIA: “NON ERA LA PIAZZA ADATTA”… GABRIELLI APRE UN’INCHIESTA INTERNA, SOLO SALVINI PARLA DI EROI, INDIGNAZIONE IN CITTA’
Una trentina di persone si è radunata davanti al Tribunale di Genova in attesa dello svolgimento del processo a carico dei due militanti antifascisti fermati durante gli scontri di piazza avvenuti ieri durante il comizio di CasaPound.
Tra i manifestanti sono presenti alcuni portuali. Il processo si svolgerà con rito direttissimo alle 11. Al momento non si registrano momenti di tensione.
I due sono accusati di lancio pericoloso di oggetti e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
La Procura ha aperto un’inchiesta sull’aggressione e il ferimento del giornalista Stefano Origone da parte di agenti della Polizia come ampiamente documentato da video.
Intanto divampa la polemica politica.
Il vicepremier esprime «Vicinanza al collega giornalista», ma ricorda anche che «ogni volta che ci sono i centri sociali in piazza c’è casino» e giudica i poliziotti come degli «eroi»
Gli risponde il deputato Pd Emanuele Fiano: «Il giornalista di Repubblica picchiato a terra da agenti in assetto antisommossa non aveva casco e bastone ma penna e block notes. Qualcuno, non noi, non il capo della Polizia o il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, disse una volta dal palco di Pontida, in campagna elettorale, che i poliziotti, con la Lega al governo, avrebbero avuto “mani libere”. Quel qualcuno è oggi Ministro dell’Interno. A lui quindi, al ministro Salvini, va la somma responsabilità , di stabilire ed indicare un limite che tassativamente non può essere superato, di rispetto per il diritto di cronaca e per il diritto di manifestare pacificamente. Non faccia il Ponzio Pilato e non si lavi le mani, con l’accusa di violenza ai centri sociali, perchè ieri è successo qualcosa d’altro. È successo che a Genova, la città del G8, si è voluta autorizzare una manifestazione di Casapound, pur conoscendo i rischi di ordine pubblico, e autorizzando poi cariche evidentemente anche contro chi nulla ha a che vedere con la violenza. Bene ha fatto il capo della polizia ad avviare immediatamente l’inchiesta interna. Male fa il ministro a non comprendere la gravità delle parole da lui dette in campagna elettorale ai poliziotti
“Se si ripresentasse un’occasione del genere forse cambiarei le aree date a CasaPaund». Il sindaco di Genova, Marco Bucci, è tornato sugli scontri di ieri. «Non posso negare spazi a una forza politica che si presenta alle elezioni. È contro la legge. Ma forse la location di piazza Marsala non è stata quella adatta.
Non è che volesse una grande intelligenza a capirlo in tempo.
(da agenzie)
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