LA VERGOGNA DI UNA SEDICENTE DESTRA SOVRANISTA CHE APPLAUDE UN NEMICO DELL’ITALIA
BLOCCA LA RIDISTRIBUZIONE DEI PROFUGHI PER LASCIARLI TUTTI IN ITALIA E I SOVRANISTI PUTINIANI NON SOLO LO GLORIFICANO MA CANTANO “RAGAZZI DI BUDA”: PECCATO CHE OGGI STIANO CON I CARNEFICI RUSSI E L’EX AGENTE DEL KGB
“In Italia il governo è stato separato dal popolo. Ci sono nuovi politici che non hanno capito nulla e tornano i vecchi quadri e anche loro non hanno capito nulla”.
Viktor Orbà n sa evidentemente come toccare il cuore dei Fratelli d’Italia e nel suo intervento alla festa di Atreju arringa la folla con toni e argomenti che poi vanno a cozzare con il suo comportamento concreto, visto che il suo partito è iscritto ai Popolari in Europa e ha votato per la nuova commissione in cui c’è Gentiloni.
Orbà n è un politico che in centinaia di occasioni ha dimostrato la sua furbizia.
Si è fatto pagare gli studi da Soros e oggi dà la caccia a Soros.
Fa l’amicone di Giorgia Meloni e Matteo Salvini ma era contrario a concedere più deficit all’Italia quando al governo c’era la Lega.
Parla di muri da costruire ma intanto in Europa sta nel raggruppamento della Merkel e non in quello del Capitano.
Intanto però blocca gli accordi sulla ridistribuzione dei profughi lasciandoli così in Italia.
E’ un nemico di Roma e infatti i sovranisti tarocco di FdI lo accolgono come un trionfatore.
Orban sa bene come fregare tutti: spararla grossa e fare subito dopo marcia indietro: “In Gentiloni, a parte la collocazione politica, ho trovato un gentiluomo finissimo. Abbiamo avuto discussioni difficili… Infatti, lui è juventino e io sono milanista, perchè sono amico di Berlusconi…”, ha detto dopo.
E infatti l’unico a prenderlo sul serio è stato Di Maio: “Orban eviti inutili ingerenze — ha scandito il titolare della Farnesina e leader del M5S — Non permetto a nessuno di giudicare o attaccare l’Italia, men che meno a chi fa il sovranista ma con i nostri confini. Orban non conosce il popolo italiano, parli quindi del suo popolo, se vuole, non del nostro”.
Nei giorni scorsi Di Maio aveva già polemizzato duramente con il ministro degli Esteri ungherese, Peter Sizjjarto, che aveva definito “pericolosa” la decisione dell’Italia di riaprire i porti.
Il gioco delle parti: i sovranisti traditori degli Italiani, il grillino che diventa nazionalista.
E Orban che continua a violare i diritti degli ungheresi e a evitare processi per corruzione.
(da “NextQuotidiano“)
Leave a Reply