LE BALLE DEGLI ESERCENTI CHE RIFIUTANO IL POS: I COSTI DELLE COMMISSIONI SONO CROLLATI
ECCO TUTTI I MINIMI COSTI REALI: CANONE MENSILE 6,6 EURO, COMMISSIONE SU SINGOLA TRANSAZIONE 1,6%
Secondo l’Osservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it, nel corso degli ultimi 5 anni si è registrato un crollo del costo del POS in Italia con la spesa iniziale che si riduce a 22,82 euro (-66,5%) e il canone mensile che scende a 6,60 euro (-63,6%).
A partire da giugno scorso, con l’introduzione delle sanzioni per esercenti e professionisti che non accettano pagamenti con carta dai loro clienti, la questione del “POS obbligatorio” è diventata di grande attualità.
La nuova normativa prevede una sanzione pecuniaria di 30 euro che viene aumentata del 4% del valore della transazione per chi rifiuta un pagamento con carta.
Lo studio in questione ha lo scopo di far luce su quelli che sono i reali costi da sostenere da parte di esercenti e professionisti per munirsi del POS. L’indagine ha preso in considerazione tre profili diversi: il libero professionista, il negoziante che vende prodotti al dettaglio e il ristoratore.
Lo studio sui costi del POS in Italia ha preso in considerazione tutte le principali opzioni che aziende, esercenti e professionisti hanno per munirsi di un POS andando a evidenziare sia i costi fissi, come la spesa iniziale e il canone periodico per mantenere attivo il POS, sia le commissioni applicate sulle transazioni.
I risultati dell’indagine sono poi stati confrontati con le rilevazioni del 2017.
I dati raccolti dall’Osservatorio confermano un drastico calo dei costi del POS per gli esercenti italiani nel corso degli ultimi cinque anni.
Per esempio, i costi fissi del POS in Italia sono in netto calo: la spesa iniziale si riduce del 66,5% rispetto ai dati del 2017. Stando ai dati raccolti dallo studio, infatti, la spesa media iniziale da sostenere per il POS è di 22,82 euro. C’è una differenza di poco più di 7 euro per quanto riguarda la spesa iniziale per un POS Mobile (26,53 euro) e quella per un POS Fisso (19,11 euro).
In diversi casi, inoltre, il POS non prevede alcuna spesa iniziale e gli esercenti possono ottenere il dispositivo senza alcun esborso ma sottoscrivendo un abbonamento mensile.
Anche per quanto riguarda i costi periodici del POS si registra un sostanziale calo rispetto ai dati raccolti dalla precedente rilevazione.
Nel corso del 2022, infatti, il canone mensile medio del POS che professionisti e esercenti devono sostenere è di 6,60 euro. Nel corso degli ultimi 5 anni il canone mensile del POS si è ridotto del 63,6%.
Calano anche i costi delle commissioni sulle transazioni
Le commissioni applicate dagli istituti alle transazioni effettuate con un POS sono in calo. Considerando le carte di pagamento che utilizzano il circuito PagoBancomat, ad esempio, si registra una commissione media pari all’1,40%, dato inferiore rispetto a quello fatto registrato nel 2017, quando un pagamento tramite il circuito PagoBancomat comportava una commissione media pari all’1,92%.
I dati medi rilevati dall’indagine, infatti, certificano una commissione pari all’1,66%. Si tratta di un calo di quasi un punto percentuale rispetto a quanto rilevato nel 2017, quando la commissione media era pari a 2,56%. Per le commissioni, il pagamento tramite POS fisso continua ad essere la scelta più conveniente per gli esercenti: la commissione media applicata, in questo caso, è pari all’1,61% con un calo di oltre un punto percentuale rispetto ai dati della precedente rilevazione.
(da Giornalettismo)
Leave a Reply