LE BUFALE RUSSE SULLA STRAGE DI BUCHA FATTE CIRCOLARE DAI CRIMINALI SOVRANISTI IN ITALIA
IL “BRACCIO CHE SI MUOVE“ NON ESISTE
La Russia nega la strage di Bucha e per farlo si affida all’analisi del falso sito di fact-checking russo, già noto per diffondere teorie del complotto
Quanto accaduto a Bucha, cittadina a nord di Irpin e Kiev, è stata definita «la nuova Srebrenica del 21° secolo» dal capo delegazione ucraino Mikhailo Podolyak.
Le immagini riprese mostrano cadaveri ovunque, persino famiglie intere poste in fosse comuni.
Un massacro che i russi negano di aver compiuto, portando come prova un’analisi pubblicata dal finto sito di fact-checking russo “Guerra ai falsi”, diffusa poi dai canali istituzionali di Mosca come il Ministero della Difesa russo.
A diffondere la teoria del complotto sono gli autori anonimi del falso sito di fact-checking aperto il giorno stesso in cui è iniziata l’invasione dell’Ucraina.
Sito noto per aver diffuso precedenti falsità a favore della propaganda russa.
La teoria del complotto è stata diffusa dai canali istituzionali dell’amministrazione russa e poi dai singoli utenti sui social.
I teorici del complotto sfruttano un video parziale e sgranato diffuso dal canale televisivo Espreso.TV.
Un video completo e di migliore qualità, diffuso via Telegram da TSN.ua, smentisce la narrativa russa.
Non è presente alcun braccio che si muove, tutto è dovuto a una “macchia bianca” (una goccia d’acqua) presente nel parabrezza dell’auto dal quale veniva fatto il filmato
Non è presente un corpo che si siede dopo il passaggio dell’auto, la posizione è la stessa delle riprese precedenti del video completo
Non risulta che Bucha sia stata liberata dai russi in data 30 marzo 2022, come affermato dai russi. Nei giorni successivi le autorità avevano denunciato la presenza di forze armate russe ancora sul terrotirio. L’effettiva liberazione è stata annunciata il primo aprile sera.
(da Open)
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