LE NOVE VITTIME ITALIANE TORNATE IN PATRIA AVVOLTE NEL TRICOLORE
AD ACCOGLIERE LE SALME IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA… LO STRAZIO DI PARENTI E AMICI
È atterrato poco dopo le 19 a Ciampino l’aereo di Stato con a bordo le salme dei nove italiani rimasti uccisi nell’attacco terroristico in un ristorante di Dacca, in Bangladesh. Le hanno accolte i parenti, il presidente della Repubblica Mattarella e il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.
Scene strazianti tra lacrime, lunghi abbracci e momenti di desolazione davanti ai nove feretri, ognuno ricoperto da un tricolore.
Qualcuno sfiora le bare, tutti sfilano mestamente davanti ai feretri. Dopo una preghiera collettiva, tre religiosi hanno benedetto le bare una ad una.
Uno dei tre sacerdoti, don Luca Monti, è fratello di Simona Monti, una delle vittime da poco incinta. Ha voluto essere lui a dare la benedizione al feretro.
Poi l’omaggio composto e commosso del Capo dello Stato e il ministro Gentiloni che ha voluto annunciare: “Ho preso con il presidente Mattarella l’impegno a nome del governo ad assicurare che i benefici previsti dalla legge per le vittime del terrorismo si applichino ai nostri caduti all’estero. È un impegno doveroso di fronte a episodi come quello della strage di Dacca”.
Così è stato l’ultimo saluto a Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti, trucidati per la follia terroristica.
A bordo del Boeing 767 dell’Aeronautica Militare era salito anche Gianni Boschetti, sopravvissuto alla strage e marito di una delle vittime, Claudia Maria D’Antona.
Le salme in serata vengono portate all’Istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli dove, dopo il riconoscimento ufficiale da parte dei parenti, saranno sottoposte ad accertamenti da parte di una èquipe di medici legali.
(da agenzie)
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