“LEGA FINANZIATA DA PUTIN”: DA “SOVRANISTI” A IMPORTATORI DI RUBLI CLANDESTINI
L’INTELLIGENCE AMERICANA INDAGA, LA RIVELAZIONE DEL SUNDAY TELEGRAPH…ADESSO I PATACCARI DI DESTRA NON DOVREBBERO PARLARE DI “TRADITORE DELLA PATRIA AL SERVIZIO DELLO STRANIERO”?… DAI MELONI, FACCI UN TWEET
La difesa della sovranità ? Un canovaccio da film di spionaggio.
Almeno così sembrerebbe stando ad un retroscena pubblicato dall’inglese Sunday Telegraph.
Il Congresso degli Stati Uniti avrebbe dato mandato alla National Intelligence, nella persona del suo direttore James Clapper, di indagare su presunti finanziamenti della Russia per alimentare le casse dei partiti euroscettici sparsi sul nostro continente. Citando fonti governative britanniche, il Telegraph ipotizza una lista di movimenti politici destinatari del ben di Dio di rubli, tra i quali comparirebbe anche «the Northen League in Italy», la Lega Nord.
Le altre realtà politiche riportate sono Jobbik in Ungheria (il partito che prova a erodere consensi ad Orban a Destra), Alba Dorata in Grecia e, ovviamente, il Front National di Marine Le Pen in Francia.
Il giornale britannico mette in evidenza «la preoccupazione di Washington sulla determinazione di Mosca nello sfruttare le divisioni europee in modo da minare la Nato, bloccare i programmi di difesa missilistica e revocare le sanzioni economiche imposte dopo l’annessione della Crimea».
E di questi presunti finanziamenti occulti i punti di ingresso sarebbero in Olanda, Ungheria, Austria e Repubblica Ceca.
Le fonti riportate dal Telegraph parlano senza mezzi termini di una «nuova Guerra Fredda», la cui esistenza sarebbe suffragata da «allarmanti prove degli sforzi russi di rompere il tessuto dell’unità europea su tutta una serie di questioni strategiche di vitale importanza».
Dunque vi sarebbe un’influenza del Cremlino dietro alcuni avvenimenti di cronaca o in alcune fasi della recente attualità politica europea.
Tipo l’attacco hacker diretto ad aprile scorso contro la francese Tv5 Monde, che fu attribuito all’Isis.
Oppure risulterebbe sospetto che la cavalcata per la guida del Labour Jeremy Corbyn (molto euro critico alla Tsipras o Podemos) abbia ricevuto una grande attenzione da parte della Tv Russia Today, che trasmette in inglese.
In realtà , l’ipotesi di un sostanzioso aiuto economico di Putin a movimenti eurocritici era già emersa oltre un anno fa.
In particolare, si parlava di un prestito di 9 milioni di euro che la First Czech — Russian Bank, nata in Repubblica Ceca ma basata a Mosca e considerata molto vicina al presidente russo, elargì al Front National in vista del sostegno delle presidenziali del 2017.
La notizia la diede il sito francese di news Mediapart, ricordando che tutti gli istituti a cui si era rivolta Marine Le Pen in patria avevano rifiutato di fare credito.
Circostanza che la stessa leader sottolineò nei giorni seguenti premurandosi di promettere che avrebbe restituito fino all’ultimo centesimo alla banca russa.
Qualche mese dopo, Mediapart parlò di alcuni sms di un funzionario governativo del Cremlino, ripresi e pubblicati dagli hacker di Anonymous russi, in cui si parlava del sostegno economico al Front in cambio di un appoggio della Le Pen al referendum per l’annessione della Crimea alla Russia.
Andando a questioni di casa nostra, una «fonte ben informata», a novembre 2014, rivelò all’Adnkronos che Salvini si era recato a Mosca il mese prima per chiedere anche lui un aiuto economico per la Lega agli interlocutori vicini a Putin.
Pietro De Leo
(da “il Tempo”)
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