LO SPREAD SFONDA QUOTA 300, BENVENUTI NEL CIRCO BARNUM ITALIA
MOODY AVVERTE: “NON SIETE PRONTI A NUOVA CRISI”
Giornata estremamente difficile per i mercati finanziari.
Lo spread tra BTp e Bund tedesco a dieci anni sfonda il tetto dei 300 punti, ma poi si stabilizza. Ieri il differenziale tra i due titoli aveva chiuso a 283 punti. Il rendimento del Btp decennale arriva al 3,43%, mai così alto dalla primavera 2014.
Piazza Affari viaggia in calo dell’1,5%, con i titoli bancari molto pesanti.
Molto debole l’Euro, scambiato a 1,15 dollari, contro 1,1778 dollari di venerdì sera
Nello scontro fra Roma e Bruxelles sul def e la prossima legge di bilancio. Il quadro di stime macroeconomiche non vede ancora la luce, in ritardo sui tempi, ma il vice premier M5S Luigi Di Maio assicura ai microfoni di Rtl che “lo stiamo mettendo a punto per mandarlo domani alle Camere”.
Dall’Eurogruppo di ieri è emerso l’isolamento del Governo italiano rispetto ai partner europei, che chiedono il rispetto delle regole, a cominciare dal livello di deficit/Pil che l’esecutivo gialloverde fissa al 2,4% per i prossimi tre anni.
Al termine di una giornata molto tesa, culminata con le parole durissime del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker secondo cui fare concessioni all’Italia significherebbe “la fine dell’euro”, l’allarme e la preoccupazione dei ministri delle Finanze dei paesi di Eurolandia resta molto alta.
E Palazzo Chigi ha fatto trapelare la sua voce, chiedendo un dialogo “scevro da pregiudizi” con Bruxelles, ibadendo che “il Governo, frutto del voto democratico, è impegnato e determinato ad andare avanti nella direzione” della manovra impostata.
“Gli italiani sono attaccati all’euro, perchè li protegge, non alimentiamo questi pensieri” dice oggi il commissario agli affari economici Pierre Moscovici rispondendo a chi gli chiede un commento alle affermazioni di chi vede l’Italia meglio fuori dalla moneta unica. “L’Italia è un Paese centrale della zona euro e deve restare tale, quindi calmiamoci e usiamo lo spirito negoziale”.
L’Italia, secondo Goldman Sachs, “rischia una serie di downgrade sul rating”. Per gli analisti “una politica fiscale così aggressiva metterà l’economia e gli asset italiani sotto pressione, oltre ad aumentare il rischio di una serie di downgrade sul rating del debito e a rendere difficili i negoziati con la Commissione europea” sulla legge di bilancio. Atteso il giudizio di Moody’s sull’Italia, ma nel frattempo l’agenzia di rating mette in guarda l’intera Europa, dicendo che “non è preparata ad affrontare un altro forte rallentamento” che metta alla prova il sistema finanziario, è “più esposta a una nuova eventuale crisi”.
(da “Huffingtonpost”)
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