L’OFFENSIVA IN DONBASS NON STA ANDANDO COME IMMAGINAVANO I RUSSI
“GUADAGNI TERRITORIALI MINIMI E COSTI SIGNIFICATIVI”
Nonostante il cambio di strategia per vincere la guerra in Ucraina, le forse russe sembrano arrancare anche in Donbass, dove stavano concentrando tutti i loro sforzi. L’ennesima conferma è arrivata con l’ultimo rapporto del Ministero della Difesa inglese sull’evoluzione del conflitto tra Mosca e Kiev: le forze ucraine hanno distrutto nelle ultime ore almeno uno dei più sofisticati carri armati russi, il T-90M.
Si tratta di una nuova pesante perdita ad alcune delle unità più capaci dell’esercito russo e Mosca, ha sottolineato l’Intelligence britannica, impiegherà molto tempo per ricostituire le sue forze armate dopo il conflitto. Il T-90M è stato introdotto nel 2016 e circa 100 unità sono attualmente in servizio. Sarà particolarmente difficile per la Russia rimpiazzare equipaggiamenti così sofisticati a causa delle sanzioni occidentali che limitano l’accesso a importanti componenti microelettronici.
Anche secondo l’Ucraina la battaglia del Donbass non sta andando come voleva la Russia. “Dopo quasi 20 giorni, la tanto attesa e temuta grande offensiva non è all’altezza delle aspettative”, si legge sul The Kiyv Independent, secondo il quale l’esercito russo sta ottenendo “guadagni territoriali limitati a costi significativi. L’assalto sembra destinato a non essere all’altezza del successo simbolico che la Russia probabilmente desiderava ottenere prima del Giorno della Vittoria il 9 maggio, il giorno in cui commemora il suo ruolo nella sconfitta della Germania nazista nella seconda guerra mondiale”.
Solo nelle ultime 24 ore, le forze armate dell’Ucraina hanno fatto sapere di aver respinto otto attacchi dell’esercito russo nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Secondo quanto riferito dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine sul suo profilo Facebook, le forze russe non hanno tuttavia interrotto l’offensiva volta ad assumere il pieno controllo delle due regioni del Donbass e a garantire il corridoio terrestre fra quest’area e la penisola di Crimea. “Nelle regioni di Donetsk e Luhansk, i militari dell’Ucraina hanno respinto otto attacchi nemici, distrutto tre carri armati, otto sistemi di artiglieria, sette unità di veicoli corazzati da combattimento, un’auto e tre unità di equipaggiamento di ingegneria speciale del nemico”, ha riferito lo Stato maggiore.
Ma la resistenza ucraina si sta dando da fare non solo in Donbass. Progressi si registrano anche nella controffensiva lanciata nella regione di Kharkiv. Secondo quanto scrive l’Institute for the Study of War. “La controffensiva ucraina a Nord e ad Est della città di Kharkiv si è assicurata ulteriori guadagni nelle ultime 24 ore” e questo – aggiungono gli analisti – potrebbe spingere “nei prossimi giorni” le forze russe oltre quel raggio di azione dell’artiglieria che ha consentito loro di lanciare attacchi su quella che è la seconda città più grande del Paese. “Questa operazione ucraina si sta trasformando in una controffensiva di successo e più ampia, a differenza dei contrattacchi più localizzati che le forze ucraine hanno condotto durante la guerra per proteggere quel terreno chiave e interrompere le operazioni offensive russe”.
(da Fanpage)
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