LUISA TODINI PRESIDENTE DI POSTE ITALIANE NON MOLLA L’INCARICO NEL CDA DELLA RAI
QUANDO IL CATTIVO ESEMPIO VIENE DALL’ALTO
Luisa Todini è stata da poco nominata presidente delle Poste, il 2 maggio scorso il cda ne ha ratificato la nomina a capo del gruppo italiano delle Poste.
Prima di ricevere dal governo Renzi il nuovo incarico la Todini aveva un altro incarico: membro del cda della Rai.
Un ruolo che la neo presidente di Poste non ha intenzione di lasciare: “Non c’è incompatibilità – dice a la Stampa – io sono e resto un consigliere della Rai”.
Una posizione ferma che ha trovato la contrarietà bipartisan: “Non c’è incompatibilità , c’è però una questione di opportunità ” dice sempre a la Stampa il senatore a cinque stelle Airola.
E seppur con modi – scrive Paolo Festuccia – e argomenti diversi la pensa così anche il parlamentare Pd Michele Anzaldi: “Anche io come lei credo che troppe cose bene insieme non si possono fare. Anche perchè la presidente delle poste è chiamata – continua il segretario della commissione di vigilanza Rai – a un impegno gravoso da qui ai prossimi mesi”.
Anche perchè di cose da fare, di aziende da controllare la Todini ne ha eccome: nel settore pubblico e in quello privato.
Oltre Rai e Poste c’è la galassia del gruppo che porta il suo nome, il cda di Salini, la presidenza del Comitato Leonardo e il Foro di dialogo Italia-Russia di cui è co presidente.
Mai come ora le sue parole suonano come un monito: “La mia esperienza – disse – mi ha insegnato che non si possono fare bene insieme troppe cose”.
Modestamente…
Ma se fossero incarichi a titolo gratuito la penserebbe allo stesso modo?
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