L’ULTIMO DELIRIO LEGHISTA: LIMITARE IL WI-FI GRATUITO IN CITTA’ PERCHE “ATTIRA BULLI STRANIERI”
L’INTERPELLANZA DI DUE CONSIGLIERI DI BERGAMO…LA RISPOSTA: “ASSURDO DISCRIMINARE CHI STA SOLO CON UN TELEFONO IN MANO, INTERNET E’ DI TUTTI”
Un servizio di wi-fi pubblico, a banda larga, senza limiti di utilizzo in termini di tempo o dati scaricabili, con accesso automatico ed esteso a buona parte della città , periferie e zone “difficili” incluse: è quello che l’amministrazione di Bergamo è riuscita a realizzare in poco meno di tre anni di lavoro, e che viene considerato un fiore all’occhiello da quasi tutti i bergamaschi.
Quasi, perchè la Lega Nord, tramite due suoi consiglieri comunali, ne chiede ora la limitazione nella zona della stazione, perchè causa di “bivacco” di bulli, spacciatori e immigrati in genere.
Scrivono i consiglieri del Carroccio Alberto Ribolla e Luisa Pecce, nell’interpellanza presentata al presidente del Consiglio comunale: “Nella zona della stazione (che è un’area di passaggio) si notano molte persone, principalmente di nazionalità straniera (alcune delle quali dedite allo spaccio ed altre componenti di bande di ‘bulli’), che bivaccano ed utilizzano il wi-fi del Comune”, e chiedono “se non si ritenga opportuno limitare temporalmente il servizio wi-fi del Comune di Bergamo nella zona della stazione che, per la maggior parte delle persone, è un’area di passaggio, al fine di disincentivare il bivacco di persone”.
A rispondere è l’assessore all’Innovazione, Giacomo Angeloni: “Trovo la richiesta quantomeno paradossale. Siamo usi alla generalizzata abitudine dei consiglieri della Lega Nord di considerare come un ‘bivacco’ o spacciatori o, in questo caso, anche ‘bulli’ persone che semplicemente sostano in un luogo con il telefono in mano. Al di là delle impressioni della Lega, che non trovano spesso riscontro nella realtà , ma solo in una consolidata tendenza alla discriminazione tra ‘stranieri’ e ‘non stranieri’, la richiesta di spegnimento o limitazione del wi-fi, solo perchè delle persone lo usano, è quanto meno ridicola. Il BergamoWifi nasce proprio perchè possa essere utilizzato dalle persone, su un percorso che si estende per quasi 4 milioni di metri quadrati in città . ‘Internet come diritto’. E proprio in questo senso vanno le iniziative atte all’ampliamento e al miglioramento del BergamoWifi in città , ben lontane dalla logica del ‘connettetevi a casa vostra’ che emerge dall’interpellanza firmata dal gruppo consiliare della Lega”.
“Considero – prosegue l’assessore – la richiesta di una limitazione in una determinata area della città , solamente perchè Ribolla e Pecce trovano spiacevole il fatto che stranieri usino il cellulare e rimangano connessi a una rete wi-fi (peraltro sicura e i cui dati sono monitorati dal Comune di Bergamo), una mera provocazione, illiberale e discriminante. Per questo motivo non posso che respingere tale richiesta, rimarcando invece che l’Amministrazione è al lavoro per permettere a un numero sempre crescente di utenti di potersi connettere gratuitamente a uno dei servizi wi-fi più efficienti tra quelli delle città europee”.
(da agenzie)
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