M5S MINACCIA CONTE: “SENZA IL NOSTRO VOTO NON SI VA DA NESSUNA PARTE”
DI MAIO E’ IL NUOVO LOBBISTA DI COMMERCIANTI E PROFESSIONISTI E DICE L’OPPOSTO DI QUANDO IL M5S ERA ALL’OPPOSIZIONE
“Abbiamo l’obbligo morale, oggi, di comunicare la nostra posizione, per evitare fraintendimenti”, il Movimento 5 stelle interviene sulla manovra con un duro post sul blog. “E lo facciamo – si legge ancora nella nota – con massimo senso di responsabilità , dall’alto del nostro consenso popolare, dall’ottica della nostra maggioranza parlamentare che è ago della bilancia per approvare ogni singola nuova misura o nuova legge in Italia. Senza il voto del M5s, infatti, non si va da nessuna parte. Questo è quello che hanno chiesto i cittadini nel 2018 e noi non tradiremo mai la parola data agli italiani”.
Il riferimento, in particolare, è alla misura sul contante: “Di fronte alle proposte contenute in manovra, dal tetto al contante alla multa sul Pos, saremmo anche d’accordo se queste rappresentassero delle vere misure anti-evasione finalizzate ad individuare ulteriori risorse per lo Stato. Ma qui il punto è che l’inserimento di queste misure non solo non fa recuperare risorse, ma addirittura rischia di porre questo Governo nello stesso atteggiamento di quelli del passato, che pensavano di fare la lotta all’evasione mettendo nel mirino commercianti, professionisti e imprenditori”.
E’ quanto si legge in un post pubblicato sul Blog delle stelle dal M5S. “Un segnale culturale devastante, se a maggior ragione nel Governo stiamo ancora cercando l’intesa sul carcere e la confisca per i grandi evasori, cioè per coloro che evadono più di 100.000 euro”.
Arriva dopo poco la risposta del dem Dario Franceschini che, con un tweet, ammonisce: “Un ultimatum al giorno toglie il governo di torno”.
Il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Bruxelles ha difeso la sua posizione di limitare l’uso del contante riducendo la soglia da tremila a duemila. “Portare la soglia del contante da tremila a duemila euro non mi sembra un messaggio di criminalizzazione di qualcuno, non stiamo svantaggiando nessuno”.
“Ci siamo premurati per tempo di lavorare con tutti gli intermediari finanziari perchè questa modalità digitale di pagamento non sia penalizzante per le commissioni. Ho parlato con tutti i principali operatori e saranno parte integrante della partita. Andremo ad azzerare o ridurre sensibilmente le commissioni”. E ha aggiunto: “C’è un iter parlamentare e dobbiamo rispettare le opinioni ma confido da presidente del Consiglio che questa manovra mantenga la sua coerenza intrinseca”.
Il premier da Bruxelles replica anche al leader di Italia Viva che ha annunciato un emendamento per cancellare Quota 100: Quota cento c’è, è un pilastro della manovra”.
(da “Huffingtonpost”)
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