MA CHE BELLA SICUREZZA GARANTISCE SALVINI: RIVOLTA NELLA PRIGIONE DI ARIANO IRPINO, AGENTE PRESO IN OSTAGGIO E PICCHIATO
TROPPO IMPEGNATI A CACCIARE GLI IMMIGRATI PER POTENZIARE LE GUARDIE CARCERARIE E RENDERE VIVIBILI LE CONDIZIONI DEI DETENUTI
E’ rientrata la rivolta nel carcere di massima sicurezza di Ariano Irpino, dove un gruppo di detenuti aveva sequestrato un agente di polizia penitenziaria.
Un’azione voluta dai reclusi per segnalare le difficili condizioni che si registrano all’interno del penitenziario.
Per circa un’ora — dalle 15 alle 16 – si sono vissuti momenti di grande tensione. Tra lanci di oggetti e minacce i detenuti hanno costretto un agente di custodia in servizio a rifugiarsi all’interno di un gabbiotto per evitare il peggio.
All’interno del penitenziario sono intervenuti agenti di polizia e carabinieri in assetto antisommossa che hanno riportato la situazione alla normalità .
Sul posto era presente il procuratore aggiunto di Benevento Giovanni Conzo, che ha coordinato le indagini in contatto anche con il procuratore capo Aldo Policastro.
Il direttore del penitenziario Gianfranco Marcello ha cercato di isolare il padiglione dove si è registrata la protesta. L’agente di polizia penitenziaria che era stato sequestrato dai detenuti è stato poi costretto alle cure dei medici dell’ospedale di Ariano, dove è stato ricoverato in un comprensibile stato di choc.
Alcuni dei detenuti protagonisti della rivolta saranno ora trasferiti in altre strutture detentive.
Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria parla di “sequestro annunciato in un carcere praticamente in mano ai detenuti” e denuncia una “situazione esplosiva” all’interno della casa circondariale di Ariano Irpino.
Solo i minsitri degli Interni e della Giustizia non se ne sono accorti.
(da agenzie)
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