MA CHE RANCORE DI LETTA VERSO LE “SCORIE” RENZIANE, NEL SILURAMENTO DI LOTTI PESA LA SUA STORIA GIUDIZIARIA
È A PROCESSO NEL CASO CONSIP CON L’ACCUSA DI RIVELAZIONE DI SEGRETO D’UFFICIO E RINVIATO A GIUDIZIO PER L’INCHIESTA SUI FINANZIAMENTI ALLA FONDAZIONE OPEN (CON RENZI, BOSCHI, CARRAI)
Sotto la cenere del caso Lotti, escluso dalle liste del Pd, si agita molto più del semplice rancore di Enrico Letta verso le “scorie” renziane. Il siluramento di “Lampadina” rientra nell’attenzione con cui il Nazareno valuta le storie personali e giudiziarie dei suoi candidati.
Lotti è a processo nel caso Consip con l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio. Il 9 febbraio 2022 la Procura di Firenze ha chiesto per lui e altre 10 persone (tra cui Renzi, Boschi, Carrai) il rinvio a giudizio per l’inchiesta sulle presunte irregolarità nei finanziamenti alla Fondazione Open.
Non è tutto. In zona Csm, presieduto dal presidente della Repubblica Mattarella, nessuno ha dimenticato che Luca Lotti incontrava all’hotel Champagne di Roma, Luca Palamara e Cosimo Ferri con cui discuteva di nomine nella magistratura.
Ovviamente nella notte in cui sono state decise le candidature, nel Pd è iniziata la resa dei conti che si consumerà subito dopo il voto: se i dem a guida Letta vanno sotto il 22%, il Congresso sarà un Vietnam.
Nella notte dei lunghi coltelli, in cui si è deciso il destino delle candidature, Guerini si è speso in un accorato quanto inutile elogio di Lotti. Capita l’antifona, i venti esponenti di Base riformista, la corrente di Guerini, Marcucci e Lotti, non hanno neanche partecipato al voto sulla definizione delle liste.
Ai mal di pancia dei “riformisti” ex renziani del Pd, ha risposto la prodiana Sandra Zampa su twitter: “Sono sbalordita da una dichiarazione tra le tante allucinanti di oggi. Renzi che parla di liste e critica Enrico Letta. Nessuno che abbia vissuto la “sua” notte delle “lunghe liste” ha dimenticato cosa è stata. Uno choc, io c’ero. I suoi fedelissimi pluricandidati. Indimenticabile. Quella notte del 2018 resta la cosa più squallida e volgare che ricordi. Anche perchè il taglio del numero dei parlamentari non era stato fatto. Vogliamo parlare delle 5 candidature come capolista di Maria Elena Boschi e un collegio uninominale a Bolzano?”.
(da agenzie)
Leave a Reply