MANICOMIO SALVINI: DECIDE (DA SOLO) HOTSPOT IN MALI, SUDAN E NIGER
DOPO IL NO DI TRIPOLI HA CORRETTO IL TIRO: “PARLAVO DI CORRIDOI ESTERNI”… MA NON SI E’ CONFRONTATO CON GLI INTERESSATI, SPARA BALLE UN TANTO AL CHILO
Ha deciso lui per tutti. Dopo che Tripoli ha risposto picche agli hotspot in territorio libico, anche se nel sud, il ministri di Polizia Salvini ha corretto il tiro e parlato di confini esterni.
Quindi questo significa che lui ha preso una decisione che riguarda il Mali, il Sudan e i paesi a sud della Libia a loro insaputa.
“Quando parlavo di centri di protezione e identificazione da aprire ai confini della Libia, intendevo ai confini esterni della Libia”. Ha precisato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, durante la conferenza al Viminale, dopo il rientro dalla Libia.
Tripoli, infatti, per voce del vicepremier Ahmed Maitig, aveva messo in chiaro: “Rifiutiamo categoricamente la presenza di campi per migranti in Libia. Questo non è accettato dai libici nè è consentito dalla legge libica”
E allora? Il titolare del Viminale ha spiegato che “Niger, Mali, Ciad, Sudan, sono tutti coinvolgibili ma serve un’azione forte della Unione europea, come fu fatto con la Turchia per i confini Est. Inoltre, ci piacerebbe che l’azione francese in Niger fosse più operativa: ma non do lezioni ai francesi altrimenti poi Macron si offende…”.
Parole al vento, fatti zero, balle tante.
(da Globalist)
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