MANIFESTANTI ANTIRAZZISTI SFONDANO IL BLOCCO DELLA GENDARMERIE AL MONGINEVRO, NAZISTI IN FUGA DA NEVACHE
DOPO LA PROVOCAZIONE DI GENERAZIONE IDENTITARIA DI IERI, OGGI LA REAZIONE DI NOV TAV E ANTAGONISTI… DOVEVANO “DIFENDERE I CONFINI” MA GIA’ SI SONO DISSOLTI
Alta tensione sul confine tra Italia e Francia.
Un gruppo di No Tav, centri sociali e migranti hanno superato la frontiera, sfondando più volte i cordoni della Gendarmerie e bloccato la statale alle porte di Monginevro, mentre gli estremisti di destra, che ieri con un blitz hanno messo reti anti-profughi, hanno lasciato velocemente Nevache.
Gli agenti in difficoltà hanno provato a fermare alcuni antagonisti che sono stati «liberati» dagli altri manifestanti, almeno 120 persone partite da Claviere.
«Le nostre valli ci appartengono e non possiamo lasciare dei nazisti nella libertà di circolare a pochi giorni dal 25 aprile. I partigiani che su queste montagne hanno dato tutto, anche la vita, si rivoltano nella tomba» dicono i manifestanti.
La mobilitazione è stata lanciata ieri sera, sabato 21 aprile, dal movimento No Tav ed è stata subito rilanciata dalle pagine social del centro sociale Askatasuna.
Stamattina, da Bussoleno, più di cento attivisti sono partiti alla volta di Claviere e Nevache in risposta al presidio dei militanti di estrema destra.
«Costruiamo questo primo appuntamento con l’obiettivo di liberare il confine e costruire iniziative fin quando questo non avverrà ”
(da agenzie)
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