MARONI SOTTO IL FUOCO AMICO: RADIO PADANIA ATTACCA IL “BUONISTA” DEL GIOCO DELLE PARTI
PERMESSI AGLI IMMIGRATI, LA RABBIA DEL POPOLO LEGHISTA: “VANNO PRESI A FUCILATE, VOGLIAMO SENTIRE GLI ZIP ZIP DEL PIOMBO”…. QUANDO LA MAGISTRATURA INTERVERRA’ PER IDENTIFICARE CHI COMMETTE UN REATO PREVISTO DAL CODICE PENALE?
Roberto Maroni riferisce alla Camera sull’accordo con la Tunisia e su Radio Padania scoppia la rabbia del popolo leghista.
Contro la linea del ministro dell’Interno, ritenuta “debole”, ma soprattutto contro Silvio Berlusconi.
“L’accordo con la Tunisia – dicono in coro – è una balla gigantesca”.
Le battute al veleno si sprecano. “Il nano è buonista, molliamolo”.
Oppure: “Berlusconi ci ha tradito. Pensa solo a Lampedusa, si è dimenticato di essere milanese”.
E ancora: “Berlusconi è bollito”.
Nel mirino degli ascoltatori di “L’aria che Tira”, il filo diretto condotto da Roberto Ortelli, c’è la decisione di concedere a chi fugge dal nord Africa un permesso di soggiorno temporaneo.
“Vanno presi a pallottole, come in Spagna – dice un militante leghista – Lì sì che si sentono gli zip zip del piombo. La sinistra non avrebbe obiezioni. E poi anche se le avesse, chi se ne frega”.
“Lega dove sei finita? Non ti riconosco più” si domanda nel forum sul sito un altro ascoltatore che si firma Insubriano.
Ce l’hanno tutti con la soluzione adottata da Maroni.
Teiko non nasconde la sua delusione. “Gli immigrati non vanno fuori dalle balle – dice – perchè gli altri paesi non riconoscono i permessi. Nessun clandestino sarà rimpatriato, neppure se dopo sei mesi si riuscirà a trovarlo: i magistrati vietano l’arresto”.
Senza contare – osserva un altro leghista inferocito – “che per rimpatriare
ventimila delinquenti ci vorrebbero quattrocento settimane, ossia sette anni e mezzo”.
Concetto ripetuto da Albino di Torino non ha dubbi: “Dopo sei mesi, stracceranno quei permessi e dovremo tenerceli sul gobbo”.
Luca da Varese propone di “tenere i profughi isolati in un punto lontano”.
Gigi da Milano giura di avere la soluzione: “Invadiamo di maiali Lampedusa. Così i musulmani scapperanno perchè la considereranno impura”.
Alberto da Brescia tira in ballo la vicenda della guardia giurata finita in carcere per aver sparato e ucciso due rapinatori in fuga.
Si sfoga così: “E abbiamo ancora il coraggio di sentirci italiani”?
Uno che sul forum si firma Antimarchionne è categorico: “Maroni si comporta come si sarebbe comportato D’Alema”.
Isolica, invece, suggerisce con ironia: “Per come stanno le cose, sarebbe più opportuno far attraccare le nostre navi sulle coste africane, caricare tutti quelli che passano di lì e portarli direttamente dalle nostre parti”.
Il Carroccio fa quadrato su Maroni, ma è innegabile un certo imbarazzo. “Siamo per il rispetto totale della legge e sulle stesse posizioni del ministro dell’Interno – assicura il governatore del Veneto Luca Zaia – I delinquenti, i clandestini e chi non ha motivo di lasciare il proprio paese e viene non rispettando la legge, va rispedito a casa”.
Ma l’europarlamentare Matteo Salvini ammette che “sull’operato di Berlusconi il malessere tra i leghisti è sempre più forte”.
Il sindaco di Verona Flavio Tosi si dice “preoccupato per l’ordine pubblico all’arrivo al nord degli immigrati provenienti da Lampedusa”.
Il senatore del Carroccio Paolo Franco arriva addirittura ad “invitare gli italiani a non recarsi in Francia per le vacanze” come forma di protesta per la decisione dei francesi di chiudere la frontiera.
Tocca a Claudio Morganti, eurodeputato leghista della Toscana definire “vergognoso addossare le colpe a Maroni”.
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