MATTARELLA PORTATO IN PROCESSIONE DA 665 POVERI CRISTI CHE CI TENGONO ALLA POLTRONA
VOTA DIVERSAMENTE CHI ANCORA NON L’HA RAGGIUNTA…NCD SI SPACCA, SACCONI E SALTAMARINI SI DIMETTONO DALLE CARICHE INTERNE
Con la quarta votazione a Camere congiunte, Sergio Mattarella supera il quorum, incassa 665 voti e diventa il nuovo presidente della Repubblica italiana.
Ferdinando Imposimato ha ottenuto 127 voti, Vittorio Feltri 46, Stefano Rodotà 17, Emma Bonino, Antonio Martino, Giorgio Napolitano e Romano Prodi 2.
I voti dispersi sono stati 14, le schede bianche 105, le nulle 13.
A seguito dell’appello del premier, alla fine l’Ncd del ministro Angelino Alfano ha dato il contrordine e detto sì a Mattarella.
Ma i mal di pancia interni si sono sprecati e i malumori sono usciti subito allo scoperto. In disaccordo con la svolta, il capogruppo di Area popolare a Palazzo Madama, Maurizio Sacconi, ha presentato le dimissioni da presidente dei senatori di Ncd.
L’ex ministro, infatti, era stato fra i più convinti, nei giorni scorsi, a non cedere al candidato presentato dal Pd.
In mattinata, prima dello scrutinio, la riunione dei gruppi di Area popolare aveva sancito ufficialmente il via libera – senza unanimità e con lo stesso Sacconi assente – al candidato unico lanciato dal Pd di Renzi.
I grandi elettori di Ncd e Udc si sarebbero espressi per alzata di mano.
E il pollice verso sarebbe arrivato da cinque moderati: Barbara Saltamartini (che voterà scheda bianca e che si dimetterà da portavoce di Ncd), Gabriele Albertini, Antonio Azzolini, Carlo Giovanardi e il viceministro Enrico Costa.
Ma non è tutto: anche Nunzia De Girolamo, presidente dei deputati di Ncd, avrebbe espresso irritazione per il cambio di linea e starebbe valutando l’ipotesi di lasciare l’incarico di capogruppo a Montecitorio.
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