MENO FANNULLONI E SOLDI AI BRAVI
BRUNETTA VUOLE VALORIZZARE IL MERITO? BENE, CI SPIEGHI COME FARA’ A GIUDICARE I MIGLIORI… INIZIAMO A PORTARE GLI STIPENDI DEGLI INSEGNANTI ALLA MEDIA EUROPEA (QUASI IL DOPPIO DI QUANTO SONO ADESSO)? A CHE SERVE PUBBLICARE L’ELENCO DEI CONSULENTI SE POI, DI FRONTE A PROVE DOCUMENTATE, NON HA IL CORAGGIO DI INTERVENIRE?
Premetto che Brunetta non solo mi è simpatico, ma penso abbia messo il dito nella piaga dello sfascio della Pubblica Amministrazione italiana. La sua minaccia di punire i fannulloni ha se non altro ridotto del 20% gli assenteisti cronici dei nostri Ministeri ed Enti locali, magari quelli che hanno un doppio lavoro e, mentre sono in malattia, svolgono un’altra attività in nero. O quelli che timbrano e poi se ne vanno a casa, o magari quelli che fanno timbrare dal collega e neanche si vedono in ufficio. Un elenco di consuetudini e vizi italici da riempire un’intera pagina: è sufficiente avere amici nel settore e l’aneddotica è infinita.
Fatta questa doverosa premessa, riteniamo opportuno però dire che, ottenuto questo risultato sul breve, tutto il resto è fumo e niente arrosto. E dato che Brunetta fesso non è, lo sa benissimo anche lui. Intanto aver penalizzato le forze dell’ordine è stata una cazzata primordiale e che si pagherà cara elettoralmente, se non vi saranno rimedi a breve. Escludere gli agenti dalla detassazione degli straordinari, tagliare le assunzioni promesse, ridurre gli organici previsti, quando invece andavano loro subito aumentati gli stipendi, sono misure degne del peggior governo delle sinistre: An poi ha fatto una figura degna del suo nuovo corso, tante chiacchiere e poi neanche una lira a chi li ha sempre votati…complimenti a La Russa e al presidente della Camera Caritatis, esperto in immersioni nel PPE.
Dove sbaglia Brunetta? In primo luogo nel non avere il polso dei dipendenti pubblici, demotivati da decenni di assunzioni clientelari, di mancanza di traguardi professionali, di scatti automatici, assuefatti a uno standard medio basso di “tirare a campare”. Tra l’altro potrebbero anche essere presenti tutti in un ufficio, per essere chiari, e non fare una mazza lo stesso.
Ma chi pensa Brunetta che siano i dirigenti che dovrebbero motivare, controllare, stimolare e premiare i dipendenti? I discendenti della burocrazia seria ed austera asburgica o una pletora di raccomandati dei partiti che nella Pubblica Amministrazione hanno trovato il luogo ideale per imboscarsi e farsi i loro affaretti, creandosi una piccola corte di ruffiani?
Ma andiamo Brunetta, dove vivi? Vieni a Genova e ti leggiamo noi la vita, il curriculum e i calci nel culo che tanti dirigenti di Comune, Provincia e Regione hanno avuto dai partiti di sinistra per arrivare al posto che occupano. E ti presentiamo anche tanti dipendenti che, non facendo parte della “compagnia di giro”, pur avendo qualità , sono finiti fantozzianamente nei sottoscala. Ti faccio nomi e cognomi di qualcuno che c’e’ stato davvero anni in una stanzina, beccandosi pure l’esaurimento nervoso o di altri che, pur laureati, carriera non l’hanno mai fatta, mentre hanno salito le scale gerarchiche tanti leccaculo ammanigliati col potere.
Abbiamo dirigenti pubblici qua a Genova che assegnano lavori milionari a ditte che hanno come titolare l’amante, ti rendi conto Brunetta? E sarebbero questi che dovrebbero decidere chi merita una gratifica tra i dipendenti dell’ufficio? Forse scelti tra quelli che tacciono di fronte a questi scandali? Vuoi valorizzare il merito da settembre, Renato? Pubblicare l’elenco dei migliori su internet?
Bene, ma prima crea una squadra di ispettori che piombi in tutte le amministrazioni italiane, si fermi un mese, ascolti i dipendenti che vogliono esporre casi e fare denunce. La pulizia inizia a farla così e chi ha massacrato il merito fino ad oggi, caccialo senza pietà , di destra o di sinistra che sia.
A che serve promettere 200 milioni per premiare i “più bravi”, se non esistono criteri per individuarli? Sono solo palle medianiche.
Quando qualcuno da Genova, ad alti livelli del centrodestra, ti ha segnalato dei concorsi fasulli, hai forse mosso un dito? Potremmo fare date, nomi e persone a te molto vicine, evitiamo, ma sappiamo cosa diciamo, non parliamo mai a vanvera. Hai forse mandato un’ispezione in un Ente locale genovese? O hai fatto finta di nulla? E allora che credibilità si può avere a parlare dei “massimi sistemi”, quando poi nel piccolo non si fa un cazzo, pur potendolo fare?
Altro argomento: ricordo la Gelmini che, appena insediata, aveva sottolineato che i nostri docenti sono i peggio pagati d’Europa, poco meno della metà di quanto percepiscono negli altri paesi europei. Vuoi premiare il merito, Brunetta? Bene, prima fai una cosa: aumenta gli stipendi minimi di un insegnante a 2500 euro al mese ( sempre sotto la media europea) e poi premia da 2500 in su chi merita di più. Questo vuol dire cambiare le cose veramente, dare un segnale. Non tagliare i posti di tanti precari che già vivono nella bratta: ti rendi conto Renato che una famiglia monoreddito non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese? E se due stipendi precari si riducono magari a uno, che prospettive di vita si può avere?
Vieta piuttosto tutte le consulenze agli Enti locali dal 1° gennaio 2009 e vedrai che i soldi per i contratti si trovano. Fuori tutti i consulenti, si ridia dignità ai lavoratori interni che sanno fare lo stesso lavoro. Fuori tutte le auto blu e le tessere gratis, fuori le nomine in Enti vari, solo gratis ci si vada oppure a casa. Questa è politica pulita: dare l’esempio e poi semmai pretendere dai dipendenti… pensaci Renato, l’esempio viene sempre dall’alto.
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