MENSOPOLI: ALESSIO VUOTA IL SACCO
L’IMPRENDITORE: “HO DOVUTO PAGARE”. LA DITTA ESCLUSA A SAVONA ACCUSA: GARA FALSATA A NOSTRO DANNO… LA PASTICCIONA VINCENZI “RIMPASTA” LA GIUNTA. SCAJOLA SVEGLIA AN IN COMUNE.
E’ durato cinque lunghe ore ieri, nel carcere di Chiavari, l’interrogatorio dell’imprenditore vercellese Roberto Alessio, accusato di aver pagato tangenti a politici diessini per ottenere appalti nei servizi di catering in Liguria. Alessio avrebbe vuotato il sacco, confermando di “aver dovuto pagare”, di aver “oliato il meccanismo” e di aver pagato le tangenti richieste da politici locali. Al termine dell’interrogatorio, il pm Pinto avrebbe richiesto indagini sui movimenti bancari degli inquisiti negli ultimi tre anni. In merito all’appalto vinto e poi annullato alla Asl 2 di Savona, Alessio ha sostenuto che ” su Savona avevo terminali precisi, Di Donato che mi rassicurò personalmente e Profiti che rappresentava una garanzia. E non sono mai stato io a fare il primo passo”.
Alessio ha ritenuto di ” inserirsi in un meccanismo perverso” e di ” non aver potuto fare diversamente, in quanto l’aggiustamento di certe situazioni era una condizione imprescindibile per tenere in piedi la ditta”.
La Dussmann Service, che aveva partecipato all’appalto della Asl2 savonese, attraverso il suo presidente, Pietro Auletta, ha dichiarato invece al Secolo XIX che si ritrovò perdente nella gara, pur non avendo la Alessio un requisito essenziale richiesto dal bando: la capacità di fornire il cibo alla temperatura originaria. Tanto è vero che il Tar accolse il suo reclamo e stabilì la ripetizione dell’appalto, togliendolo ad Alessio.
Sarebbe sospetta una comicazione del Di Donato ( dirigente Asl) che, a poche ore dal pronunciamento del Tar, intima alla Dussmann di lasciare i locali della mensa alla mezzanotte, facilitando l’entrata nella nuova gestione della Alessio. Ipotesi poi non verificatasi, perchè il Tar diede ragione alla Dussmann.
Sul versante politico, nel pomeriggio si riunisce il Consiglio comunale e anche il “rimpasto” della pasticciera-pasticciona Marta Vincenzi si presenta non scevro da insidie. L’idea di nominare parecchi “esterni” in Giunta scontenta gli ex Margherita e non fa felice l”Italia dei Valori ( diviso in tre correnti fameliche), in quanto toglie loro spazio e crescono quindi divisioni e malumori. Quanto al centrodestra, pare rientrare la posizione di An , contraria a sfiduciare la Sindaco, anche perchè sembra che sia intervenuto duramente Claudio Scajola a riportare in riga i consiglieri comunali di An, ricordando loro da chi avevano ricevuto i voti. Il segr. prov Gianfranco Gadolla ha così sottolineato che ” non esistono più le condizioni perchè la Vincenzi resti al suo posto”…speriamo che lo abbia capito anche il capogruppo in Comune.
Quanto ai “presunti” tecnici che la Vincenzi vorrebbe far entrare in Giunta, si tratta in realtà di notabili vicini da una vita ai diessini, nulla di nuovo sotto il sole, insomma….
Sotto tutti i versanti, dunque, la situazione è ancora in ebollizione.
Leave a Reply