MINNITI HA RISOLTO IL PROBLEMA DELLA MAFIA A FOGGIA: CI VOGLIONO I DRONI, QUELLI CON CUI NON E’ RIUSCITO A TROVARE IN TRE MESI IGOR IL RUSSO
ANNUNCIA UNA RISPOSTA “DURISSIMA” DURANTE LA PASSERELLA A FOGGIA MA DIMENTICA DI SPIEGARE PERCHE’ SU 300 OMICIDI BEN L’80% E’ RESTATO IMPUNITO
“La risposta dello Stato rispetto alla morte di due innocenti sarà durissima“. Sono le parole del ministro dell’Interno Marco Minniti al termine della sua passerella al Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Foggia, convocato dopo la stage di mercoledì a San Marco in Lamis in cui è stato ucciso un presunto boss mafioso con altre tre persone.
Una risposta che si articolerà in tre livelli di intervento: “Controllo del territorio, rafforzamento della capacità investigativa e uso delle moderne tecnologie”.
Ma servirà anche “una rivolta morale dei cittadini della provincia di Foggia — ha spiegato Minniti — in cui i sindaci giocheranno un ruolo decisivo”.
Le soilte parole dell’armamentario Minnittiano, petto in fuori, pause studiate, ammiccamenti da duro, nessuna autocritica, promesse campate in aria.
“Questa riunione serve a dimostrare che la partita che si gioca a Foggia è una partita di carattere nazionale“, ha detto il ministro . Forse si riferiva alla suo futuro politico, viste le ambizioni da premier.
Poi una profonda analisi che avrebe potuto fare anche un cronista alle prime armi:
“Abbiamo di fronte un’organizzazione criminale che ha le caratteristiche della mafia — ha continuato — Possiede una struttura chiusa tenuta insieme da principi di omertà . Non ci sono collaboratori di giustizia, in analogia per esempio con la ‘ndrangheta. Poi hanno anche una caratteristica ‘gangsteristica’”.
Finito il compitino ecco le misure: appena “192 agenti aggiuntivi arriveranno in provincia di Foggia, la prima parte già stasera. Il loro compito sarà saturare il territorio”.
Che voglia dire “saturare” il territorio lo sa solo lui.
Poi “ vogliamo sperimentare in provincia di Foggia le tecnologie migliori che abbiamo a disposizione come la videosorveglianza, il sistema satellitare e i droni. Il meglio delle nuove tecnologie che ci sono sul mercato in questo momento.
Ottimo, saranno quei droni impiegati nella caccia di Igor il russo senza concludere una mazza. Ma adesso sappiamo che i mafiosi vengono sconfitti coi droni.
Prima delle parole del ministro dell’Interno c’erano state quelle del procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti una persona seria: “La criminalità pugliese e in particolare questa efferatissima forma di criminalità foggiana, è stata considerata troppo a lungo una mafia di serie B, le faide tra clan nel Foggiano vanno avanti da 30 anni e ci sono stati 300 omicidi, l’80% di questi è rimasto impunito”.
Una “sottovalutazione della mafia” denunciata aanche dalla vice presidente nazionale di Libera, Daniela Marcone.
Ma sul fatto che 8 omicidi su 10 restano impuniti Minniti non detto nulla, era già in volo con il drone per tornare a giocare al poliziotto al Viminale.
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