MORTI 5 OPERAI TRAVOLTI DA UN TRENO A 160KM/H: LA STRAGE AL CANTIERE SULLA MILANO-TORINO
SOTTO CHOC IL MACCHINISTA CHE GUIDAVA IL TRENO REGIONALE CON 11 VAGONI VUOTI
Cinque operai sono morti travolti da un treno regionale sulla linea ferroviaria Milano-Torino tra Chivasso e Brandizzo mentre erano impegnati in lavori di manutenzione.
Altri due sono stati portati in ospedale sotto shock, così come il macchinista, ma non sarebbero feriti.
Il convoglio che ha investito gli operai di una ditta appaltatrice viaggiava a 160 km/h in direzione Torino, viaggiava senza passeggeri e stava trasportando 11 vagoni vuoti da una stazione all’altra.
Gli operai stavano lavorando alla sostituzione di una decina di metri di binari, sono stati trascinati per centinaia di metri e sono morti sul colpo. Il treno si è fermato a circa un chilometro dal punto dell’incidente, su cui indaga la procura di Ivrea. Al momento non sono state fornite le generalità delle vittime.
Come ha spiegato Rfi, gli operai lavoravano per una ditta appaltatrice esterna, la Sigifer di Borgo Vercelli. Subito dopo l’incidente sono intervenute sul posto le ambulanze per i primi soccorsi, i carabinieri e gli agenti della Polfer che hanno svolto i primi rilievi e il pubblico ministero di Ivrea, Giulia NIcodemi. La linea ferroviaria è ancora bloccata, in attesa che la procura di Ivrea conceda l’autorizzazione ai tecnici di Rfi per rimuovere il convoglio, ancora fermo sul binario 1 della stazione di Brandizzo.
I testimoni
«Eravamo al bar che sta proprio di fronte alla stazione – ha raccontato una testimone citata dal Corriere della Sera – quando abbiamo sentito un forte rumore, come di un incidente, ma con qualcosa che trascinare dietro qualcos’altro». Quando il suo fidanzato è corso verso il luogo dell’incidente per provare a prestare soccorso, si sarebbe trovato davanti a una scena terribile: «Ora è sotto shock», spiega la ragazza. «Un collega del 118 mi ha detto di aver visto una scena da brividi – ha detto il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, medico – con frammenti umani nell’arco di 300 metri. È una tragedia enorme. Uno dei due sopravvissuti dovrebbe essere il caposquadra – ha aggiunto il sindaco – Non è da escludere che possa essersi trattato di un errore di comunicazione, in ogni caso servirà attendere l’esito delle indagini. Al momento non si conosce l’identità delle vittime, ma non si tratta di nostri concittadini»
(da agenzie)
Leave a Reply