MOSCOPOLI, SOTTO LA LENTE DEI PM LE TELEFONATE DI MERENDA E SAVOINI REGISTRATE CON UN’APP-SPIA
GIORNATE DECISIVE PER L’INCHIESTA …SI INDAGA PER CORRUZIONE INTERNAZIONALE
Nuovi file audio delle telefonate registrate nel cellulare di Gianluca Meranda al vaglio dei magistrati. L’inchiesta milanese sull’ex braccio destro di Matteo Salvini, Gianluca Savoini, prosegue con nuovi spunti per gli investigatori che in questi giorni stanno ascoltando le telefonate registrate dall’avvocato Meranda al cellulare tramite un’applicazione telefonica: tra queste i militari della Guardia di Finanza stanno cercando quelle che in qualche modo possono riguardare la famosa trattativa del Metropol in cui Meranda, Savoini e Francesco Vannucci parlavano con tre russi per concludere una compravendita di petrolio con l’obiettivo di utilizzare una parte dei soldi per finanziare la campagna elettorale della Lega per le Europee. In procura c’è il massimo riserbo su quali siano gli interlocutori con cui Meranda avrebbe parlato in quei mesi al telefono e delle cui voci è rimasta traccia sullo smartphone dell’avvocato.
Sono giorni di fermento per l’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e portata avanti dai pm Sergio Spadaro, Donata Costa e Gaetano Ruta. Giovedì pomeriggio i pm che indagano con l’ipotesi di corruzione internazionale hanno sentito per ore una nuova testimone: si tratta di una donna di origini russe, alta, dai capelli lunghi e scuri, molto elegante. La donna è stata ascoltata alla presenza di due dei sostituti procuratori e con i militari della Guardia di Finanza: il verbale della donna è stato secretato dai pm e anche in questo caso c’è il massimo riserbo su quale sia la sua indentità e il suo ruolo in una vicenda che anche dal punto di vista giudiziario non si è mai fermata. E’ di metà dicembre il pronunciamento della Cassazione che ha ribadito quanto già stabilito dal Tribunale del Riesame, ovvero che i sequestri di cellulari e altro materiale fatti a Savoini erano legittimi e che la conversazione registrata al Metropol è autentica.
L’inchiesta, emersa a luglio, ha al centro la presunta trattativa che avrebbe avuto lo scopo di rimpinguare con 65 milioni di dollari le casse della Lega: tutto si basa sull’audio registrato da uno dei partecipanti a quell’incontro del 18 ottobre 2018, file di cui erano venuti in possesso due giornalisti dell’Espresso che avevano dato la notizia in esclusiva a febbraio. A quell’incontro all’hotel Metropol di Mosca erano presenti Savoini (anche ex portavoce di Matteo Salvini), l’avvocato Gianluca Meranda e l’ex bancario Francesco Vannucci (anche loro indagati per corruzione internazionale) oltre a tre russi, tra cui Ilya Andreevich Yakunin e Andrey Yuryevich Kharchenko. Uomini vicini all’ideologo di estrema destra Aleksandr Dugin e a Vladimir Pligin, un politico vicino al presidente Vladimir Putin.
(da agenzie)
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