NEL PANSHIR E’ UN INFERNO DI FUOCO, MA LA RESISTENZA CONTRO I TALEBANI E’ UN ESEMPIO AL MONDO: SOVRANISTI PATACCARI ITALIANI IMPARATE COSA VUOL DIRE ESSERE PATRIOTI
BOMBARDAMENTI, TAGLIATE COMUNICAZIONI TELEFONICHE E STRADALI, BLOCCATI GLI AIUTI UMANITARI, FATTO CHIUDERE L’OSPEDALE DI EMERGENCY… USA E RUSSIA AVEVANO PROMESSO AIUTI MAI INVIATI, I SOLITI VIGLIACCHI… I TALEBANI COSTRETTI A CHIAMARE RINFORZI DA ALTRE PROVINCE MENTRE I PATRIOTI DEL FNR ORGANIZZANO IMBOSCATE CAUSANDO PERDITE ALLE TRUPPE TALEBANE
Proprio come per i curdi in Siria, che avevano dapprima sconfitto Isis, salvo essere poi sterminati dai turchi, così Usa e Russia hanno dapprima utilizzato, poi abbandonato i mujaheddin del Panshir, l’ultima sacca di resistenza ai talebani in Afghanistan. °
Con il tacito assenso del Pakistan. Gli americani li avevano addirittura usati per prendere Kabul nel novembre 2001, quando l’Alleanza del Nord era scesa a conquistare la capitale insieme alle truppe Usa.
Solo due settimane fa Putin aveva promesso di inviare i caccia nel Panshir, per difendere la regione dai talebani.
Salvo poi dimenticarsene, quando gli studenti coranici hanno inviato le truppe all’assedio della regione, guidata da Ahmad Massoud, figlio del leggendario “Leone del Panshir”, Ahmed Shah Massoud, celebre esponente della resistenza ai sovietici negli anni ‘80 e ai talebani nel decennio successivo assassinato vent’anni fa, il 9 settembre 2001 da al Qaeda, 48 ore prima dell’attacco alle Twin Towers.
“I Talebani hanno bloccato l’accesso degli aiuti umanitari nel Panshir, tagliato collegamenti telefonici ed elettricità e non permettono neppure l’arrivo di medicine“, denuncia su Twitter Amrullah Saleh, il vicepresidente del governo afgano spodestato dai mullah, che si è unito alla resistenza nella valle del Panshir, a nord-est di Kabul.
“I Talebani stanno commettendo crimini di guerra”, aggiunge Saleh, che si definisce come il legittimo presidente ad interim, chiedendo “alle Nazioni Unite e ai leader mondiali di prendere atto di questo chiaro comportamento criminale e terroristico“.
I talebani impedirebbero l’accesso di feriti nell’ospedale di Emergency ad Anabah, nella valle del Panjshir, commettendo “crimini di guerra”, denuncia Saleh.
“In oltre 23 anni dall’apertura dell’ospedale di Emergency non abbiamo mai impedito ai talebani di accedervi” si legge in un tweet pubblicato nel pomeriggio. “Chiediamo all’Onu e ai leader mondiali di prendere coscienza di questo comportamento palesemente criminale e terrorista”.
L’ospedale di Emergency, primo progetto dell’ong in Afghanistan, è stato inaugurato nel 1999. Nel corso del tempo si è ampliato fino a permettere di assistere lo scorso anno, secondo le stime fornite dall’organizzazione, oltre 38mila pazienti.
“L’ospedale nella valle del Panjshir – si legge sul sito di Emergency – è un punto di riferimento per la popolazione di un’area molto vasta, abitata da circa 250.000 persone”.
La resistenza antitalebana aveva annunciato nelle ultime ore di essere coinvolta in “pesanti” combattimenti contro i militanti islamisti che assediano la valle del Panshir, unico bastione di un’opposizione armata al nuovo regime afgano.
“Ci sono pesanti combattimenti nel Panshir”, ha detto Ali Maisam Nazary, portavoce del Fronte di resistenza nazionale (Fnr), che comprende milizie anti-talebane ed ex membri delle forze afgane.
“Massoud è impegnato a difendere la valle”, ha aggiunto, riferendosi al comandante Ahmad Massoud.
Gli account dei social media pro-talebani affermano che 31 combattenti Panshiri sono stati uccisi. Mercoledì l’Ong italiana Emergency ha dichiarato su Twitter di aver ricevuto nel suo ospedale di Kabul “cinque pazienti feriti e quattro morti a seguito dei combattimenti a Gulbahar”, alle porte della valle del Panshir.
“Le forze talebane si sono raccolte intorno all’ingresso della valle, ma sono state sorprese da un’imboscata e hanno subito perdite”, ha scritto di recente Martine van Bijlert, condirettore dell’Afghan Analyst Network.
“Mentre le due parti sembravano cercare principalmente degli attacchi per rafforzare la loro posizione nei negoziati, senza iniziare una battaglia a tutto campo, i talebani stanno ora chiamando rinforzi da altre province, secondo gli ultimi ritorni” dalla zona, ha aggiunto. L’Fnr ha promesso di difendere la valle già circondata da centinaia di combattenti del movimento islamista.
Ma i colloqui sono falliti, secondo i talebani, che hanno invitato la resistenza ad arrendersi senza combattere. “I talebani si sono offerti di assegnare due incarichi all’Fnr nel governo che vogliono creare, mentre noi chiediamo un futuro migliore per l’Afghanistan”, ha detto mercoledì Ahmad Massoud.
”Non abbiamo nemmeno preso in considerazione” la loro offerta, ha proseguito, ritenendo che i talebani avessero “scelto la strada della guerra”. Antica roccaforte anti-talebana, Panshir è una valle remota e di difficile accesso nel cuore delle montagne dell’Hindu Kush, la cui estremità meridionale si trova a circa 80 chilometri a nord della capitale Kabul.
I talebani prevedono di conquistare “nei prossimi giorni” la provincia del Panshir. Lo ha dichiarato all’agenzia russa Sputnik Bilal Karimi, uno dei portavoce degli ‘studenti coranici’, annunciando la conquista di “quasi il 20%” dell’unica provincia ancora non capitolata.
“Il nemico e’ accerchiato”, ha riferito Karimi, “la situazione non e’ favorevole per loro”, ha aggiunto, riferendosi al Fronte di resistenza nazionale, guidato da Ahmad Massoud e dall’ex vicepresidente Amrullah Saleh e che riunisce ex soldati del deposto governo come anche guerriglieri locali.
Per sferrare l’attacco, riporta l’agenzia Efe citando sue fonti, gli ‘studenti coranici’ hanno chiamato rinforzi dalle vicine province di Kapisa, Parvan, Laghman e Baghlan. Da parte loro, almeno due fonti del Fronte di resistenza nazionale del Panshir hanno rivelato che la maggior parte degli attacchi dei talebani sono stati respinti.
(da agenzie)
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