“NETANYAHU E I MEMBRI DEL GOVERNO DOVREBBERO ESSERE PROCESSATI PER I CRIMINI DI GUERRA” : PARLA OFER CASSIF, IL DEPUTATO ARABO-ISRAELIANO CACCIATO DAL PARLAMENTO DOPO AVER CITATO L’INTERVISTA DELLO SCRITTORE DAVID GROSSMAN CHE HA DEFINITO “GENOCIDIO” QUELLO CHE STA ACCADENDO A GAZA
“ALLA KNESSET È PROIBITO DIRE CHE C’È UN GENOCIDIO NELLA STRISCIA. MI HANNO SOSPESO PER SEI MESI E IL PROSSIMO OTTOBRE SARÒ SOSPESO PER ALTRI DUE MESI” … “CIÒ CHE HAMAS HA FATTO IL 7 OTTOBRE 2023 NON PUÒ GIUSTIFICARE IL GENOCIDIO NELLA STRISCIA. IL POPOLO PALESTINESE HA DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE”
Ofer Cassif è israeliano, comunista, anti-sionista, l’unico parlamentare ebreo tra i
cinque deputati della lista Hadash-Taal,
il partito arabo-israeliano, ma si definisce ateo. E, per arricchire il quadro della sua complessa personalità pubblica, ha anche un altro record: dall’ottobre 2023, è stato espulso tre volte dalla Knesset perché continua a definire la guerra a Gaza “un genocidio”. L’ultima volta ieri, e l’hanno tirato via a forza dal banco della presidenza.
Ci racconti com’è andata.
«Stavo ricordando i quattro palestinesi, cittadini israeliani, uccisi 20 anni fa da un terrorista ebreo nella città settentrionale di Shefar’am, in Israele, e ho collegato quell’attacco terroristico al genocidio a Gaza. Alla Knesset è letteralmente proibito dire che c’è un genocidio nella Striscia.
Siamo stati sanzionati per questo, mi hanno sospeso per sei mesi e il prossimo ottobre sarò nuovamente sospeso per altri due mesi. E così per aggirare le sanzioni ho deciso di citare altri che denunciano il genocidio: David Grossman. Il presidente ha negato che fosse una citazione, mi ha detto che l’avevo inventata io. E mi hanno cacciato dal parlamento».
Nessun tribunale internazionale si è ancora pronunciato sull’accusa di genocidio. Lei su quali prove lo afferma con così tanta certezza?
«Un genocidio non è solo un massacro di massa ma la creazione di condizioni che non permettono la vita, la distruzione di infrastrutture, ospedali, scuole. Netanyahu, i ministri, membri della Knesset di diversi partiti, hanno affermato esplicitamente che Gaza dovrebbe essere bruciata».
Il governo pensa a un’espansione della guerra dopo il collasso dei negoziati. Qual è la sua posizione?
«Netanyahu e la maggior parte dei membri della coalizione e alcuni membri dell’opposizione dovrebbero essere processati per i crimini di guerra a Gaza».
E Hamas cos’è?
«Il 7 ottobre è stato un crimine di guerra, un crimine contro l’umanità. Hamas ha ucciso centinaia di civili innocenti, bambini, donne. Ci sono state aggressioni sessuali e torture. Sono sempre stato chiaro nel respingere totalmente, con disgusto, i crimini commessi da Hamas. […] Allo stesso tempo, ciò che Hamas ha fatto non può giustificare il genocidio a Gaza».
Considera Hamas un’organizzazione terroristica o un movimento di resistenza?
«Una combinazione delle due. Hamas è colpevole di attacchi terroristici come quello del 7 ottobre, ma è anche coinvolta nella resistenza. Non accetto ipocrisie: le organizzazioni clandestine sioniste attive contro gli inglesi all’inizio degli anni ‘40 erano o no organizzazioni terroristiche? Qual è la differenza? Se definisci il terrorismo come un attacco intenzionale contro civili innocenti per raggiungere scopi politici allora non c’è differenza tra Hamas e le Brigate Rosse in Italia».
C’è ancora spazio per una soluzione a due Stati?
«Il popolo palestinese ha diritto all’autodeterminazione. Israele non potrà controllare la Striscia di Gaza. Sarà un bagno di sangue, di palestinesi, di israeliani, a cominciare dagli ostaggi. L’unica soluzione sono i due Stati».
(da La Repubblica)
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