PARLAMENTARI CINQUESTELLE CONSEGNANO MOZIONE SUL REDDITO DI CITTADINANZA ALLA UE, MA SBAGLIANO PORTA
LE COMICHE: INVECE CHE ALL’UNIONE EUROPEA A BRUXELLES VANNO AL CONSIGLIO D’EUROPA A STRASBURGO
Una senatrice e due deputati del Movimento 5 Stelle sono andati fino a Strasburgo per consegnare una mozione che “impegna l’Unione europea” a introdurre il reddito di cittadinanza in tutti i paesi membri.
L’intento è nobile, peccato però che hanno sbagliato porta: la piccola delegazione 5 Stelle, infatti, ha consegnato la mozione al Consiglio d’Europa e non all’Unione europea.
Due istituzioni che c’entrano poco e nulla l’una con l’altra.
Il Consiglio d’Europa, infatti, si occupa di diritti umani e riunisce 47 paesi dell’area geografica europea, comprese Russia e Turchia.
Niente a che vedere, per l’appunto, con l’Unione europea, il cui Consiglio, tra l’altro, ha sede a Bruxelles.
Ai parlamentari sarebbe bastato andare sul sito del Consiglio d’Europa: nel menu, sotto alla voce “Chi siamo”, c’è un link che recita proprio “Da non confondere”. L’invito è a non confondere le due istiruzioni.
A commettere l’errore sono stati la senatrice Nunzia Catalfo e i deputati Edera Spadoni e Manlio Di Stefano.
“È un passo importante — ha affermato Manlio Di Stefano — ed è fondamentale portare in Europa il tema del reddito di cittadinanza. Si tratta del primo atto portato dal MoVimento 5 Stelle in sede continentale. Seguiremo l’iter nelle prossime settimane, in attesa che venga emanata una vera e propria direttiva comunitaria”.
Anche in questo caso c’è un errore da “matita rossa” in politiche comunitarie: il Consiglio d’Europa non può emanare “direttive comunitarie”.
Semmai, è la Commissione europea ad occuparsene.
Per questo, se intendono proseguire l’iter, i tre parlamentari dovranno bussare in futuro ad altre porte.
Magari cominciando dal Parlamento europeo, che, questo sì, fa parte dell’Ue.
Per rimediare all’errore, l’ufficio stampa del MoVimento ha inviato una errata corrige. Nel nuovo comunicato è scomparso il riferimento all’Unione europea e alle direttive.
A maggio ci saranno le elezioni e, stando ai sondaggi, l’M5S dovrebbe portare una buona pattuglia di deputati all’Eurocamera.
Il tempo per evitare figuracce come questa c’è tutto.
(da “Huffingtonpost“)
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