PRIMA GLI ITALIANI? NO, IL MOTTO DEL GOVERNO E’ PRIMA I RICCHI
CONTROLLA I POVERI E CONDONA GLI EVASORI
In attesa di capire come è esattamente congegnato (sempre che non salti il banco prima con un’Italia in balia della spread, che significa maggiore indebitamento e aggressione ai risparmi degli italiani, ndr) più o meno già si capisce che il famoso “reddito di cittadinanza” diventerà uno slalom nel quale i soliti furbetti e geni della malavita riusciranno a inserire una serie di artifici per vanificare i controlli e far arrivare i soldi pubblici anche in tasche che non devono arrivare.
Il governo ha annunciato una serie di rimedi per evitare – a loro dire – che i beneficiari dell’assegno stiano ‘sul divano’ a girarsi i pollici mentre gli altri lavorano.
Così è nata la mezza barzelletta delle spese immorali da evitare, della carta che si potrà usare solo in determinati negozi e non in altri, nel 6 anni di carcere per chi imbroglia e tutta un’altra serie di annunci ‘feroci’ per evitare che i furbetti facciano i furbi.
Peccato solo che l’Italia sia un paese dove la sola Iva è evasa per 40 miliardi di euro l’anno (che sa soli possono fare due Fornero e due redditi di cittadinanza) dove l’evasione fiscale è stimata in circa 180 miliardi di euro l’anno mentre tutti gli indicatori dicono che solo una piccola parte è da considerarsi un’evasione di necessità (imprenditori, commercianti e piccole partite Iva che no ce la fanno a tirare avanti) ma è fatta dai ricchi, speculatori, malavitosi, commercianti e liberi professionisti spregiudicati che semplicemente vogliono arricchirsi e nello stesso tempo esigono dallo Stato scuole, strade, ospedali, sicurezza, illuminazione pubblica e ogni tipo di servizio
Evasori che si annidano soprattutto nel nord (Lombardia e Veneto sono le prime due regioni) e meno al sud.
Per questi denari da recuperare (con i quali gli italiani camperebbero meglio di 10 flat tax) i fautori del Cambiamento che fanno? Nulla.
Agevolano gli evasori e promettono perfino condoni. Inseguendo la favoletta che meno tasse si pagano, più lavoratori si assumono.
Come se i 180 miliardi sottratti ogni anno allo stato con l’economia sommersa, l’economia criminale, l’evasione delle società di capitali, l’evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese accompagnata da alti tassi di disoccupazione (soprattutto giovanile) non fossero la miglior testimonianza che i ricchi pensano solo a diventare più ricchi e il resto è noia
Per loro i soloni del cambiamento pensano a aumentare il contante (che è il principale veicolo del nero) con la scusa di sburocratizzare puntano a creare zone franche nelle quali risulterebbe impossibile colpire l’evasione.
Per non parlare del condono che riguarda i debitori con il fisco di somme fino ai 500 mila euro. Per i poveracci incroci nelle banche dati per controllare l’uso corretto della carta del reddito di cittadinanza. Per i riccastri e i veri furbetti i famosi controlli che i grandi evasori non hanno mai tenuto.
#Primagliitaliani? Forse. Ma dire #primairicchi sarebbe molto più sincero.
I poveri sono solo un alibi per lasciare ai ricchi la libertà di mettersi in tasca tutto, pagare il meno possibile, evadere il più possibile e tutto il resto è colpa dell’Unione Europea, di Bruxelles, delle scie chimiche e perfino di Babbo Natale.
(da Globalist)
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