PROCESSO A SALVINI: L’INTEGRAZIONE PROBATORIA E LE PROSSIME UDIENZE, COSA SUCCEDE ORA
CAMERA DI CONSIGLIO LUNGA E MEDITATA: UN PRE-PROCESSO PER STABILIRE SE CELEBRARNE UNO VERO O NO … SALVINI SPERAVA NELLA IMMEDIATA ARCHIVIAZIONE, CON LE TESTIMONIANZE DI CONTE E DEI MINISTRI, LA STRADA PER LUI SI COMPLICA: I MINORI A BORDO LI FECE SCENDERE IL TRIBUNALE DEI MINORI, NON LUI
È un’istruttoria approfondita, quella fissata dal giudice Nunzio Sarpietro prima di decidere se rinviare a giudizio Matteo Salvini per sequestro di persona, o proscioglierlo perchè il fatto non sussiste, come chiesto sia dalla Procura che dal difesa dell’ex ministro, rappresentata dall’avvocata e senatrice leghista Giulia Bongiorno. Sarpietro ha deciso di ascoltare come testimoni il premier Giuseppe Conte, la ministra dellInterno Luciana Lamorgese, l’ex vicepremier (e attuale ministro degli Esteri) Luigi Di Maio, e gli ex ministri Toninelli e Trenta, oltre all’ambasciatore italiano presso l’Unione Europa Massari.
Quasi un pre-processo, per poi stabilire se celebrarne uno vero e proprio oppure no.
Due ulteriori udienze sono state già convocate per il 20 novembre è il 5 dicembre. «Siamo soddisfatti perchè sono state accolte le nostre richieste», commenta l’avvocato Massimo Ferrante che assiste due profughi nigeriani.
Ma soddisfatti possono dirsi un po’ tutti.
È stata una camera di consiglio lunga e meditata, quella in cui Sarpietro ha stabilito le pessime tappe
Durante l’udienza sia il pm Andrea Bonomo che l’avvocata Bongiorno avevano chiesto al giudice di pronunciare sentenza di “non luogo a procedere” per insussistenza del reato ma il giudice ha preso un’altra strada, scegliendo di approfondire i fatti attraverso una “integrazione probatoria”.
Dopodichè prenderà la sua decisione sul destino giudiziario di Matteo Salvini. «L’accusa in questo processo è stata rappresentata solo dalle parti civili», ha spiegato l’avvocato Daniela Ciancimino, del foro di Agrigento, in rappresentanza di Legambiente che ha chiesto di essere ammessa come parte civile.
«I minorenni a bordo della Gregoretti sono stati fatti scendere solo su disposizione del Tribunale dei minori e non perchè lo decise Salvini», ha aggiunto Carla Frenguelli, a capo dell’associazione Accoglierete, che si occupa di minori non accompagnati. «Lui li ha lasciati a bordo per giorni, al caldo e con un solo bagno. Merita il rinvio a giudizio».
(da “Il Corriere della Sera“)
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