REGIONALI CALABRIA, LA MOSSA CHE SPIAZZA IL M5S
PIPPO CALLIPO, L’IMPRENDITORE CHE DENUNCIO’ IL RACKET, NON SGRADITO AI GRILLINI, SI CANDIDA: IL PD LO APPOGGIA, LA BASE GRILLINA PURE… SE DI MAIO DICE NO TUTTI CAPIRANNO CHE VUOL FAR VINCERE I SOVRANISTI
La mossa che spiazza. Pippo Callipo, il “re del tonno” che denunciò pubblicamente il racket mafioso, annuncia la sua candidatura alla presidenza della Calabria con l’appoggio del Partito democratico e gettando il Movimento 5 Stelle ancora di più in uno stato confusionale.
Nella difficoltà di decidere se aderire all’appello rivolto dall’imprenditore a partiti e movimento civici responsabili o se proseguire sulla candidatura del professore universitario Francesco Aiello, al quale lo stesso Luigi Di Maio ha chiesto chiarimenti riguardo una casa parzialmente abusiva.
Sono ore convulse. Per i grillini si è aperto un problema enorme, dal momento che Callipo era tra i primi nomi proposti dal mondo pentastellato calabrese, nonchè una personalità tra le più gradite in quanto simbolo della lotta alla mafia.
Per molti diventa difficile dire di no, anche se il capo politico aveva chiuso ogni parta sostenendo che il modello Umbria con un candidato civico non fosse replicabile in Calabria.
Oggi il nuovo dato però è questo. Il denso lavoro di Stefano Graziano, ex parlamentare e commissario del Pd in Calabria, e Di Nicola Oddati, della segreteria nazionale del Pd con delega al Mezzogiorno, ha portato a un risultato importante.
Ha fatto sì che Callipo abbia deciso di candidarsi sciogliendo la riserva. Anche perchè negli ultimi giorni gli appelli da parte della società civile, per l’unità tra Pd e M5s, si sono moltiplicati.
E così i dem sono andati alla ricerca di un profilo che potesse andar bene ai 5Stelle e che fosse vicino alle battaglie grilline, come quella contro la mafia. E infatti il segretario Pd Nicola Zingaretti chiede attorno a Callipo che si formi “un’alleanza vasta, civica e politica”. Dunque “un progetto per fermare le destre”.
Non è un caso se tutti gli appelli arrivati da più parti negli ultimi giorni guardavano proprio a Callipo.
Uno porta la firma di Antonino De Masi, imprenditore che vive sotto scorta, tra le personalità calabresi più ascoltate dal Movimento: “Proverò a convincere Pippo Callipo a candidarsi. È una risorsa”, aveva detto dal momento che il “re del tonno” si era tirato indietro di fronte a un Movimento 5 Stelle in ordine sparso.
Adesso nonostante tutto ha ufficializzato la sua discesa in campo. L’altro fronte è quello sindacale, perchè anche dal segretario della Cgil calabrese Angelo Sposato sono arrivato inviti a un’alleanza per evitare l’avanzata sovranista.
E in fondo il nome messo sul tavolo dal Pd, ovvero quello di Callipo, rappresenta una forte spinta progressista e di rinnovamento.
Ora le chat degli attivisti grillini calabresi ribollono. I vertici, per adesso, preferiscono non fiatare. Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, che nei giorni scorsi aveva espresso apprezzamento nei riguardi di Callipo, ora getta la palla nel campo di Luigi Di Maio: “Callipo? Non spetta a me decidere, io mi sono già espresso a suo tempo. E comunque adesso è tardi per qualsiasi tipo di ragionamento. Ribadisco, dovete a chiedere a qualcun altro”.
Si attende cosa dirà Di Maio, alla luce anche delle verifiche che sta facendo riguardo la casa parzialmente abusiva dei genitori di Aiello. Ed è in questo contesto che la candidatura di Callipo, che ha annunciato la sua ‘rivoluzione dolce’, con relativo appello ha spiazzato il mondo pentastellato sempre più diviso: “Uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità , trasparenza e rinnovamento, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi”.
Parole che non possono passare inosservate agli occhi e alle orecchie dei grillini.
(da “Huffingtonpost”)
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