REGIONALI LOMBARDIA, C’E’ IL VIA LIBERA DI CONTE A MAJORINO
PER L’ACCORDO PD-M5S MANCA SOLO L’ANNUNCIO
Il via libera di Giuseppe Conte c’è. Manca solo qualche piccolo dettaglio – giurano le parti – e l’accordo è fatto. Di colpi di scena – e di lungaggini – in queste settimane se ne sono visti parecchi, ma oggi dovrebbe essere il giorno del patto tra la coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura alle Regionali di Pierfrancesco Majorino e il Movimento 5 Stelle. Dopo aver trovato la quadra sul pacchetto di temi e contenuti presentato dai pentastellati, l’alleanza ci sarà. Via libera sulle infrastrutture, sulla sanità, sull’ambiente, sul lavoro e – ultimo scoglio – anche sull’agricoltura.
Sono stati giorni e ore di trattative serrate con al centro questioni non proprio di secondo piano: la dismissione dei termovalorizzatori obsoleti – che preoccupa alcuni sindaci del Pd – , l’approccio da condividere sulla realizzazione di nuove strade e arterie regionali strategiche, la questione degli allevamenti intensivi in alcune zone della Lombardia. È evidente che il continuo rimandare a cui si è assistito in questi giorni sia stato condizionato anche dal capitolo liste: perché inglobare il M5S in coalizione significa anche lavorare sugli equilibri tra i candidati dei partiti. E il labor limae elettorale, si sa, richiede tempo. Non appena l’accordo sarà ufficiale, ci sarà un altro passo da fare: gli iscritti al Movimento dovranno votare il pacchetto sulla piattaforma. Una “formalità”, dicono i fiduciosi.
E ora che succede? L’ultimo nodo da sciogliere per dare il via alla composizione delle liste e per entrare nel vivo della campagna elettorale si chiama +Europa. Il segretario nazionale Benedetto Della Vedova è stato chiaro fin dall’inizio: “Se in coalizione c’è M5S noi non ci siamo”. La coerenza per Della Vedova è tutto, anche se gli esponenti regionali del partito, con il capogruppo al Pirellone Michele Usuelli in testa, stanno facendo i salti mortali per fargli cambiare idea. Ardua missione. Ecco perché si guarda già al dopo.
Che faranno adesso gli ex Radicali? L’ipotesi di un sostegno a Letizia Moratti con tanto di simbolo gira nei corridoi della Regione, ma il fatto che a livello nazionale i rapporti con Carlo Calenda ultimamente non siano rosei potrebbe influire. L’idea di correre da soli presentando un proprio candidato (suggestione: Marco Cappato) è lontana. Una soluzione potrebbe essere l’appoggio – senza simbolo – da parte di alcuni esponenti ad una possibile lista civica legata a Majorino. Anche se la lista è ancora tutta da costruire.
La domanda che qualcuno adesso si pone è questa: quanto influisce sulla corsa di Majorino un accordo con il M5S che sacrifica la leva moderata di +Europa? Pietro Raffa, amministratore delegato di MR & Associati, società che si occupa di comunicazione politica, la legge così. “Da un punto di vista numerico la bilancia pende a favore del M5S. Alle ultime Politiche i 5 Stelle in Lombardia hanno ottenuto infatti il 7,5 per cento, a fronte di un 3,75 di +Europa”.
A questo si aggiunge un dato politico: “La convergenza sui contenuti è un processo positivo e non scontato e il profilo di Majorino si sposa correttamente con un’alleanza che guarda al partito di Giuseppe Conte”. Così non si rischia però uno sbilanciamento a sinistra? “Il centro, in questa competizione a tre, è già abbondantemente occupato. Una scelta di coerenza come quella con il M5S regionale, ad oggi, è un passo naturale”.
(da La Repubblica)
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