RENZI: “TRAVAGLIO E’ UN LEONE DA TASTIERA, POI LO INCONTRI DA VICINO E ABBASSA LO SGUARDO”
TRAVAGLIO: “RENZI METTE TRISTEZZA, E’ UN PICCOLO PROVINCIALE SCESO A ROMA CON LA SUA CORTE”
“Ci sono leoni da tastiera che si credono bravi a scrivere, ma poi quando c’è da guardarti negli occhi non hanno il coraggio e abbassano lo sguardo. Ogni riferimento a Travaglio è puramente cercato”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal palco della Leopolda, criticando duramente il giornalista, direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio.
“Ho rubato a Recalcati – ha continuato Renzi – la metafora di Telemaco ma lo avevo avvertito. Lo dico perchè altrimenti domani il Fatto quotidiano scrive: ‘Renzi apre al furto autorizzato'”, ironizza in un altro passaggio.
“Quello che mette tristezza di questo premier è che perda tempo con queste sciocchezze, figuriamoci se altri capi di Stato si mettono a perdere tempo così e non a occuparsi di cose più serie”.
Lo ha detto Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, ospite a In Mezz’ora, rispondendo al duro attacco ricevuto da parte del premier che durante il suo intervento conclusivo alla Leopolda lo ha definito “un leone da tastiera”.
“E’ curioso che Renzi debba convincere quelli della sua corrente, perchè la Leopolda è una riunione di corrente, che quello che dico io non è vero”, ha detto Travaglio.
“Io non sono schierato con questo o quel partito, ho letto la riforma prima di contrastarla, non è che la contrasto perchè l’ha fatta Renzi – ha proseguito Travaglio -. D’Alema e altri fanno parte di interessi di partito, e giudicano la riforma in base a Renzi. A me di Renzi non importa nulla, mi interessa il contenuto della riforma”.
“A chi gli chiede se ritenga che il premier sia, dal suo punto di vista, ‘pericoloso’ come Berlusconi, Travaglio nega: “Renzi scimmiotta Berlusconi nella sua comunicazione, nella capacità di mentire come fa. Ma non ha il conflitto d’interessi di Berlusconi. Credo che sia pericoloso per la democrazia l’intreccio tra la legge elettorale, che ha scritto insieme a Berlusconi, e la riforma costituzionale, che ha scritto sempre insieme a Berlusconi e Verdini”.
Per Travaglio, “Renzi antropologicamente non è pericoloso. Antropologicamente non è nulla, un piccolo provinciale sceso a Roma con la sua corte e ha preso il Governo”.
Renzi è il “gattopardo, un giovane di bella presenza che restaura il peggio”, ha aggiunto Travaglio.
(da agenzie)
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