RIARMO UE, SULLA RISOLUZIONE DA DEPOSITARE OGGI IN PARLAMENTO, SCHLEIN PROVA A MEDIARE CON L’ALA RIFORMISTA PER EVITARE IL REMAKE DELLA SPACCATURA A STRASBURGO
ELLY E’ SCHIERATA SUL PILATESCO SÌ ALLA DIFESA COMUNE E IL NO AL RIARMO DEI SINGOLI STATI. E NON INTENDE INDIETREGGIARE. SI TRATTA AD OLTRANZA, L’ALA RIFORMISTA HA ESORTATO AD “AMMORBIDIRE” ALCUNI PASSAGGI
Dopo lo psicodramma a Strasburgo, le divisioni del Pd sono approdate nel parlamento italiano.
Elly è schierata sul sì alla difesa comune e il no al riarmo dei singoli Stati. Una posizione pilatesca, a dire la verità, visto che la difesa comune è un obiettivo di lungo periodo, prevede molti passaggi intermedi e richiede diversi anni prima di essere messa attuata. In pratica la segretaria acquista tempo e butta la palla avanti.
Dall’altra parte l’ala riformista ha esortato ad “ammorbidire” alcuni passaggi troppo simili a una bocciatura netta del RearmEu. Anche per evitare di mettere in difficoltà la minoranza dem, che all’Europarlamento si era espressa a favore.
Gli sherpa del partito sono al lavoro per approdare a una sintesi ed evitare lo strappo bis. Per Elly trattano i capigruppo di Montecitorio e Palazzo Madama, Chiara Braga e Francesco Boccia, mentre per i riformisti sono in campo Enzo Amendola, Alessandro Alfieri e Piero De Luca che brigano per arrivare a un testo condiviso.
L’obiettivo per il Pd è non arrivare ad un’altra spaccatura visto chenla resa dei conti tra i Sinistr-Elly e i riformisti è rinviata a dopo le Regionali
(da Dagoreport)
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